Le bacche di goji: proprietà, calorie e controindicazioni della pianta
Le bacche di goji sono un particolare frutto di origine tibetana, che si prende cura del nostro corpo grazie alle sue molteplici proprietà. Scopriamo insieme come usarlo al meglio per la nostra salute e quando, invece, sarebbe bene evitare di usarlo.
Le bacche di goji sono dei piccoli frutti che derivano da un arbusto spontaneo di origine tibetana: il Lycium barbarum, questo il nome scientifico, ha importanti proprietà antiossidanti e contiene moltissima vitamina C, in una quantità davvero enorme, pari a 500 volte quella contenuta, ad esempio, nell’arancia.
Grazie alle sue proprietà, il frutto è usato spesso nella medicina tradizionale cinese e, più in generale, in tutto il continente asiatico. La specie si può trovare, anche se non con molta facilità, anche in Europa, dove la Commissione Europea per la vigilanza sulla sicurezza alimentare ha definito questo ingrediente alimentare come sicuro, mentre in Italia il Ministero della Salute lo ha introdotto come integratore antiossidante.
Le bacche di goji, riconoscibili per il loro colore rosso intenso e per le loro piccole dimensioni, sono ricche di vitamine del gruppo A e B, oltre che di vitamina C, di potassio, di polisaccaridi, di ipolisaccaridi, di betaina. E, ancora, i frutti contengono molto calcio, ferro, zinco, selenio, fosforo, manganese, magnesio, rame, germanio e cromo. Queste caratteristiche rendono questi piccoli frutti ideali per combattere, ad esempio, lo stress, per rinforzare il sistema immunitario, per disintossicare il fegato. Il succo ha ottime proprietà immunostimolanti, mentre la polvere essiccata è disponibile come ottimo integratore.
Ovviamente non mancano effetti collaterali: possono provocare, ad esempio, nausea e vomito e, comunque, è meglio parlare prima con il proprio medico curante, che saprà consigliarci al meglio in merito al loro utilizzo. Mai eccedere, infine, con le dosi consigliate ed evitare di usarle in gravidanza e allattamento, se si soffre di pressione bassa oltre che in caso di allergia al polline.
Via | Mypersonaltrainer
Foto | da Flickr di miheco