Psicologia, come gestire la rabbia nei bambini
Imparare a gestire la rabbia nei bambini e insegnare loro a come comportarsi in caso di improvvisi scatti di ira non è certo facile per i genitori: spesso mamma e papà utilizzano gli strumenti e gli atteggiamenti sbagliati. Ecco cosa consigliano gli esperti.
Imparare a gestire la rabbia nei bambini e insegnare loro come comportarsi durante gli scatti di ira non è certo facile. La rabbia è una delle emozioni primitive, che si possono osservare nei bambini grandi e anche nei bambini molto piccoli. E’ un sentimento naturale che colpisce tutti quanti, ma soprattutto nei bambini è difficilmente gestibile, anche perché spesso i piccoli utilizzano atteggiamenti troppo forti perché non sanno esprimersi in altri modi.
I genitori devono imparare che la rabbia non è negativa, ma bisogna gestirla al meglio e il ruolo dei genitori è quello di spiegare ai più piccoli come fare per contenerla. Bisogna spiegare ai bambini che la rabbia è assolutamente normale, naturale, che può accadere a tutti quanti di avere scatti di ira. Bisogna anche insegnare ai bambini di vivere le proprie emozioni senza nasconderle, ma manifestandole con le parole ed esprimendosi con libertà.
I genitori devono insegnare ai bambini a riconoscere la rabbia e a darle un nome, solo così potranno riconoscere quando l’emozione si sta per manifestare e potranno controllarla. Magari per spiegare loro come comportarsi potete usare delle marionette o dei bambolotti, esprimendovi con il linguaggio del gioco, che è quello che i bambini capiscono meglio e sanno meglio interpretare e mettere in atto nella vita di tutti i giorni.
Durante gli scatti di rabbia non reagite sgridando i bambini o mettendoli in punizione, ma assumete un atteggiamento tranquillo, cercando di calmare i piccoli. Al contrario è bene premiare i piccoli quando fanno passi in avanti nella gestione di questo sentimento.
Via | davidealgeri