Psicologia, come gestire la rabbia repressa
Come si gestisce la rabbia repressa? Ecco dei consigli utili per voi.
Capita a tutti di sentirsi sopraffatti dalla rabbia e di perdere il proprio autocontrollo, e certe volte succede che la rabbia finisce per dominare le nostre azioni, portandoci a compiere gesti ed a pronunciare parole che non avremmo mai pensato di fare o dire. Non è forse vero? Altre volte però, succede invece che senza neanche accorgercene, reprimiamo la nostra rabbia, la stipiamo in qualche angolo della nostra mente, dove rimane quieta, pronta a scattare alla prima occasione, anche per un nonnulla.
Controllare e riuscire a gestire la rabbia repressa è un passo molto importante, un passo grazie al quale potremo migliorare sensibilmente la qualità della nostra vita e quella di chi ci sta intorno.
Gridare e offendere non serve a nulla, è vero, ma anche reprimere la rabbia non fa affatto bene alla nostra salute, né a quella fisica, né a quella psicologica. Quindi il primo passo per gestire e dominare la rabbia è senza dubbio quello di comprendere che è solo attraverso una comunicazione esplicita, calma e sincera che sarà possibile evitare che le situazioni che ci fanno arrabbiare (o che ancor peggio ci feriscono) possano ripetersi in futuro. Dite chiaramente e con calma cosa vi ha fatto arrabbiare insomma.
Dal punto di vista fisico invece, per sfogare la rabbia che inevitabilmente finiamo per reprimere durante la giornata, basterà fare sport. Il movimento fisico rappresenta infatti un rimedio ideale per chi soffre spesso di rabbia repressa. L’attività sportiva migliore sarà naturalmente quella “dinamica”. C’è chi opta per un corso di kickboxing, chi per un corso di zumba, un corso di ballo e così via. Insomma, le idee non mancano! Basteranno 30 minuti di sport per 3 volte alla settimana per migliorare la vostra vita!
Foto | da Pinterest di Elizabeth Ogden