Psicologia: come predire il rischio di suicidio
È possibile predire il rischio di suicidio? Ecco cosa spiegano gli esperti.
Psicologia – Predire il rischio di suicidio è davvero possibile? E quali sono i fattori da tenere in considerazione? A rispondere a questa domanda sono gli autori di uno studio pubblicato sull’American Journal of Psychiatry, secondo i quali combinando i dati delle cartelle cliniche elettroniche con i risultati dei questionari sui sintomi della depressione, è effettivamente possibile predire il rischio di suicidio nei 90 giorni successivi alle visite specialistiche di salute mentale effettuate sui pazienti. Lo studio, condotto dai membri del Kaiser Permanente, rivela che i nuovi modelli possono aiutare a predire il rischio di suicidio in modo molto più accurato rispetto al passato.
I predittori più forti includono precedenti tentativi di suicidio, diagnosi di problemi di salute mentale e di uso di sostanze, diagnosi di condizioni mediche, acquisto di farmaci psichiatrici, cure ospedaliere o di pronto soccorso e presenza di depressione.
Molti dei nostri sistemi sanitari, tra cui il Kaiser Permanente, stanno lavorando per integrare modelli di predizione nei nostri attuali processi, per identificare e affrontare il rischio di suicidio
spiegano gli autori dello studio, i quali aggiungono che per prevenire il rischio di suicidio in modo efficace è necessario seguire i pazienti con attenzione, consigliare dei trattamenti più intensivi, contattarli nel caso in cui dovessero mancare a un appuntamento o disdirlo, aiutarli a creare un piano di sicurezza e spronarli a ridurre il loro accesso a strumenti di autolesionismo.
via | ScienceDaily
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