Psicologia, i single non sono tristi e sono più aperti alle nuove esperienze
Depressi, soli e sconsolati. Nulla di più sbagliato. I single stanno bene e di solito hanno una crescita psicologica maggiore.
Cade uno stereotipo lungo una vita. Da sempre si pensa che i single siano persone tristi, che soffrono per non aver trovato l’anima gemella. È un errore. I cuori solitari sono più aperte alle esperienze di quelle che hanno scelto la vita di coppia, hanno un maggiore senso di autodeterminazione e sono più propense ad una maggiore crescita e sviluppo psicologico.
Questo quanto si è appreso dalla ricerca ‘Quello che nessuno ti ha mai detto sui single’, presentata al 124/esimo convegno annuale della American Psychological Association che si è appena chiuso a Denver, negli Stati Uniti.
I single – in Italia secondo dati Censis del 2011 sono oltre 7 milioni – sono ancora ‘vittime’ di stereotipi secolari che i ricercatori dell’Università della California-Santa Barbara hanno deciso di smontare. Quanto agli studi che sostengono come sposarsi renda le persone più felici, sane e meno isolate, non sembrerebbero “metodologicamente in grado di dimostrare tali affermazioni“, secondo i ricercatori. E hanno lanciato un messaggio:
“Ciò che conta è se siamo in grado o meno di trovare luoghi, spazi e persone che si adattano chi siamo veramente”.