Psoriasi: la crema “miracolosa” che è illegale in Italia
La crema miracolosa per la cura della psoriasi è in realtà illegale. Ecco cosa spiegano gli esperti.
Nei giorni scorsi l’Agenzia italiana del farmaco ha fatto sapere che una crema venduta online come prodotto ‘miracoloso’ per la cura della psoriasi, oltre che di dermatiti e altri problemi della pelle, sarebbe in realtà illegale non solo in Italia, ma anche negli altri Stati membri dell’Unione Europea.
La crema in questione sarebbe l’Aur Derm Crema, che sarebbe stata venduta on line senza l’apposita autorizzazione alla commercializzazione. Ciò comporta dei rischi per la sicurezza dei consumatori, poiché nessun medicinale può essere messo in commercio senza aver ottenuto un’autorizzazione da parte dell’Aifa o degli organi europei competenti.
Dopo aver eseguito degli accertamenti analitici (condotti presso laboratori privati), gli esperti hanno anche scoperto che la crema non conterrebbe solo ingredienti naturali, ma anche ben quattro sostanze farmacologicamente attive (clobetasolo propionato, procaina, benzocaina e lidocaina), che hanno un’azione immunomodulante o immunosoppressoria.
Attualmente non sono state presentate richieste di autorizzazione alla commercializzazione per questa crema, e non risultano autorizzati prodotti con la stessa composizione
spiega l’Aifa, che fa inoltre sapere che tale autorizzazione comprende diverse fasi di valutazione dei dati presentati dalle aziende farmaceutiche, dati che non sarebbero però stati mostrati, rendendo quindi impossibile garantire la qualità, la sicurezza e l’efficacia del prodotto, classificato dunque come “medicinale illegale”.
Per questa ragione, l’Aifa avrebbe fatto richiesta a eBay di rimuovere gli annunci commerciali relativi a tale prodotto.
Anche laddove si fosse trattato di un prodotto legalmente autorizzato, la sua reale composizione, accertata attraverso analisi di laboratorio, avrebbe comunque reso necessaria una prescrizione medica ai fini della fornitura al paziente. Di conseguenza non sarebbero state possibili né la vendita né l’acquisto online, ai sensi della normativa vigente.
via | AdnKronos
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