Quale patologia può alterare i valori della bilirubina?
La bilirubina è un pigmento della bile, che si forma tramite demolizione dell'emoglobina dei globuli rossi arrivati al termine della loro vita: esistono diversi tipi di bilirubina, diretta e indiretta e i loro valori vengono calcolati tramite normali esami del sangue.
La bilirubina è un composto chimico che si forma quando i globuli rossi, a causa dell’invecchiamento o di una patologia, si distruggono. La bilirubina indiretta è quella che ancora non è stata metabolizzata dal fegato, mentre quella diretta è quella che ha già raggiunto questo organo. La bilirubina totale è la somma della diretta e dell’indiretta.
Tramite gli esami del sangue si possono valutare i livelli di bilirubina nel nostro organismo, per capire se sono normali o se i valori sono più alti o più bassi rispetto a quelli normali di riferimento. Valori alterati, infatti, possono indicare la presenza nell’organismo di particolari patologie. I valori di riferimento della bilirubina totale sono compresi tra 0,2 e 1,1 mg/dl, quelli della diretta tra 0,0 e 0,4, quelli della indiretta fra 0,2-0,8.
Se i valori di bilirubina totale sono alti potremmo trovarci di fronte a cirrosi epatica, colestasi, gravidanza, neoplasie epatiche, emolisi con danni epatici, mentre questa sostanza sale naturalmente in caso di assunzione di particolari farmaci, come antiblastici, tetracicline, sulfamidici, acido nicotinico, paracetamolo, indometacina, dicumarolo, salicilati. Se i valori di bilirubina totale sono bassi si parla di forme di anemia, ma anche di assunzione di farmaci come i barbiturici.
Se i valori della bilirubina indiretta sono più alti si parla di anemia perniciosa, anemie emolitiche, forme di ittero, ittero di Israels, porfirie congenita, Sindrome di Gilbert di tipo I, talassemia. Valori alti della bilirubina diretta, invece, indicano presenza di alcuen forme di anemia o di ittero, di cirrosi, colestasi, epatite, ostruzione delle vie biliari extraepatiche.
Foto | da Flickr di anieto2k
Via | Albanesi