Qualità della vita, a Pisa lo scettro della migliore provincia in tema di salute
L'immagine scattata da un'indagine della Sapienza vede all'ultimo posto il Medio Campidano. Ecco tutti i dati
Il 2013 si chiude con un bilancio positivo in quanto a qualità della vita nelle province italiane. A decretarlo è la 15ma edizione di un’indagine curata dal Dipartimento di Scienze Sociali e Economiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, presentata da Italia Oggi Sette, secondo cui in ben 59 su 110 province del Bel Paese gli standard di vita sono buoni o accettabili. Un miglioramento rispetto al 2012, quando l’immagine fotografata ne promuoveva solo 42.
Per quanto riguarda la salute, la provincia italiana più virtuosa è Pisa, che vince in termini di dotazione di personale medico e infermieristico e per l’ottima disponibilità di posti letto nei reparti specialistici. La seguono Milano, Isernia, Siena e Roma. Nelle prime 20 posizioni si trovano 6 province del Nord-Ovest (Vercelli e Alessandria, Aosta, Milano, Pavia e Genova), 5 del Nord-Est (Belluno, Rovigo, Pordenone, Bologna e Ferrara), 4 del Centro (Pisa, Siena, Ancona e Roma) e 5 del Sud e delle Isole (Isernia, Campobasso, Potenza e Messina). In fondo alla classifica si collocano invece le province di Prato, Crotone, Brindisi, Asti, Siracusa, Olbia-Tempio, Agrigento, Latina, Oristano e, ultima, quella del Medio Campidano.
Osservando la classifica generale, la qualità della vita migliore è quella della provincia di Trento, mentre la peggiore è quella della provincia di Crotone. E anche se il quadro dipinto è il migliore degli ultimi 5 anni, nei grandi centri urbani la tendenza è al peggioramento ed è possibile tracciare una netta linea di separazione tra Nord e Centro-Sud, soprattutto per quanto riguarda il benessere. Fra i centri urbani, infatti, ad aggiudicarsi la medaglia d’oro è Milano, seguita dalla provincia di Monza e della Brianza e da quella di Varese. In terza posizione si trova Aosta, seguita da Cuneo, Vercelli, Trieste, Belluno, Modena e Mantova. Scorrendo la classifica fino alla trentesima posizione non compaiono però città del Sud: ben 15 gradini sono occupati da province del Nord-Ovest (4 in Piemonte, 4 in Friuli Venezia Giulia e tutte quelle dell’Emilia Romagna ad eccezione di Bologna e Rimini).
Fra le città del Nord c’è però anche una pecora nera. Si tratta di Venezia, classificatasi all’ottantottesimo posto. Insieme alla Serenissima, nella parte bassa della classifica si trovano solo province del Sud e delle Isole: Enna, Catania, Vibo Valentia, Trapani, Cosenza, Caserta, Messina, Reggio Calabria, Salerno e, ultima, Avellino.
Via | Ansa