Quando il singhiozzo è cronico: le cause e la terapia
Il singhiozzo è determinato da una contrazione involontaria del diaframma, in genere occasionale. Ma cosa accade quando non passa e diventa cronico?
Il singhiozzo è un disturbo che tutti sperimentiamo spesso nella vita, causato da una contrazione involontaria del muscolo diaframmatico a sua volta sollecitato da un nervo, detto frenico, responsabile di trasmettere l’impulso alle fibre muscolari.
Questo riflesso anomalo in genere passa da solo, ma ci sono casi in cui il singhiozzo può diventare cronico. Il singhiozzo persistente si caratterizza per contrazioni – le tipiche “scosse” con singulto – continue che perdurano oltre le 48 ore, e va sempre indagato dal medico.
Si tratta, va detto subito, di eventualità estremamente rare, nell’ordine di un caso ogni 100mila, e che nella maggior parte dei casi hanno una causa scatenante. Il singhiozzo cronico infatti colpisce in modo particolare le persone che soffrono di reflusso gastroesofageo e di conseguente esofagite (infiammazione della mucosa esofagea).
Il singhiozzo comune, infatti, è uno spasmo indotto da eventi occasionale come il bere o deglutire troppo in fretta, e si interrompe con qualche semplice accorgimento come il rimanere alcuni minuti in apnea, il sollecitare un bello starnuto o l’assumere un cucchiaino di zucchero con succo di limone o aceto.
Semplici tecniche che tutti conosciamo e mettiamo in atto efficacemente, ma il singhiozzo cronico non smette con tale facilità. In questi casi, se la causa della contrazione del muscolo diaframmatico continua è determinata dal reflusso, dobbiamo curare la patologia primaria, di cui il singhiozzo rappresenta uno dei sintomi.
Il reflusso gastroesofageo si cura con un’alimentazione appropriata stabilita dal medico, la somministrazione di farmaci antiacido e inibitori della pompa protonica per ridurre l’acidità e il rigurgito acido, e modificando il proprio stile di vita.
Mangiare in fretta cibi troppo elaborati, ad esempio, è una delle principali cause del reflusso, proprio come lo stress. All’origine del singhiozzo cronico, però, ci possono essere anche altre cause, seppur meno frequenti, come disturbi del sistema nervoso centrale.
In questi casi il disturbo potrebbe essere controllato assumendo medicinali che abbiano un effetto neurologico (ad esempio il Baclofen), ma dopo attenta valutazione da parte dello specialista.
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Foto| via Pinterest