Salute

Questo prodotto che mettono tutti in lavastoviglie può causare grossi problemi all’intestino: fai attenzione

La consapevolezza è un passo cruciale verso la protezione della propria salute. Ecco cosa dovresti proprio sapere sulla lavastoviglie.

Mentre le lavastoviglie rappresentano un grande aiuto nella vita quotidiana, è essenziale prestare attenzione ai prodotti che utilizziamo e ai possibili effetti negativi sulla nostra salute. La ricerca del SIAF offre spunti preziosi per affrontare questi problemi e promuovere pratiche più sicure nella pulizia delle stoviglie.

Negli ultimi anni, l’uso delle lavastoviglie è diventato sempre più comune nelle case e nei ristoranti, grazie alla loro capacità di semplificare il processo di pulizia delle stoviglie. Tuttavia, un recente studio condotto dallo Swiss Institute of Allergy and Asthma Research (SIAF), in collaborazione con l’Università di Zurigo, ha sollevato importanti interrogativi.

Cosa accade durante il ciclo di lavaggio

Lo studio in questione si è focalizzato sul potenziale rischio per la salute associato all’uso dei brillantanti per lavastoviglie, in particolare quelli contenenti alcol etossilato. Questo articolo esplorerà i risultati di questa ricerca, i rischi connessi all’uso di brillantanti chimici e le possibili soluzioni per mitigare i pericoli.

Il ciclo di lavaggio delle lavastoviglie commerciali, utilizzate in ristoranti, mense e altre strutture, è progettato per essere rapido ed efficiente. In genere, il ciclo si compone di due fasi principali:

  1. Lavaggio con acqua calda e detersivo.
  2. Applicazione del brillantante.

Questo processo avviene in tempi molto brevi, di circa 60 secondi per ciascuna fase. Tuttavia, spesso, il ciclo di lavaggio non prevede un risciacquo finale adeguato per rimuovere i residui chimici, lasciando così tracce di brillantante sulle stoviglie.

Cosa accade durante il lavaggio in lavastoviglie – benessereblog.ti

Questi residui possono accumularsi su piatti, posate e bicchieri, e quando utilizziamo questi utensili per consumare cibo, possiamo inconsapevolmente ingerire sostanze chimiche dannose. Cezmi Akdis, direttore del SIAF, mette in guardia su questo problema, sottolineando come i residui chimici possano facilmente entrare nel tratto gastrointestinale, mettendo a rischio la salute di chi usa questi utensili.

I pericoli degli alcol etossilati

Uno dei principali componenti tossici dei brillantanti per lavastoviglie è l’alcol etossilato. Questa sostanza è nota per i suoi effetti nocivi, in particolare sulla salute intestinale. Lo studio condotto dal SIAF ha rivelato che l’esposizione a concentrazioni di alcol etossilato simili a quelle riscontrabili sulle stoviglie lavate può causare gravi danni all’epitelio intestinale.

I ricercatori hanno esaminato organoidi intestinali umani e cellule su microchip, scoprendo che alte dosi di alcol etossilato portano alla morte delle cellule epiteliali, mentre anche a basse concentrazioni, queste cellule diventano più permeabili. Questo indebolisce la barriera protettiva dell’intestino, rendendolo vulnerabile a tossine e agenti patogeni. Inoltre, lo studio ha notato l’attivazione di geni e proteine legate all’infiammazione, suggerendo un potenziale legame tra l’esposizione a questi chimici e malattie croniche.

La distruzione della barriera intestinale è stata associata a una serie di patologie, tra cui:

  1. Allergie alimentari.
  2. Gastriti.
  3. Obesità.
  4. Disturbi neurologici come la sclerosi multipla e l’Alzheimer.

Questi risultati supportano la teoria della “barriera epiteliale”, che suggerisce che l’esposizione a sostanze chimiche possa compromettere le barriere naturali del corpo, aprendo la strada a malattie sistemiche. Questo mette in evidenza la necessità di una maggiore attenzione e regolamentazione riguardo all’uso degli alcol etossilati nei brillantanti commerciali.

Le possibili soluzioni

Fortunatamente, ci sono diverse soluzioni potenziali per affrontare questo problema. Una delle proposte più immediate è l’introduzione di cicli di risciacquo aggiuntivi nelle lavastoviglie commerciali. Questi cicli supplementari potrebbero contribuire a rimuovere più efficacemente i residui chimici, riducendo il rischio di esposizione al pubblico.

Come puoi risolvere il problema? – benessereblog.it

Un’altra soluzione sarebbe lo sviluppo di brillantanti meno aggressivi, privi di alcol etossilato e di altre sostanze chimiche dannose. In molti casi, esistono già alternative più ecologiche e sicure sul mercato, ma è necessario un impegno maggiore da parte dei produttori per promuoverle e facilitarne l’accesso.

Inoltre, sarebbe opportuno incrementare i controlli sui residui chimici lasciati sulle stoviglie. I ristoranti e le mense dovrebbero essere incentivati a effettuare test regolari per garantire che il livello di residui chimici sia entro limiti sicuri per la salute dei consumatori.

E le lavastoviglie domestiche?

Per quanto riguarda le lavastoviglie domestiche, i cicli di risciacquo tendono ad essere più lunghi rispetto a quelli delle lavastoviglie commerciali, e ciò consente di rimuovere una maggiore quantità di residui chimici. Tuttavia, per garantire un lavaggio più sicuro per la salute e l’ambiente, è sempre consigliabile utilizzare detersivi e brillantanti ecologici. Questi prodotti sono progettati per ridurre l’impatto ambientale e, al contempo, limitare l’esposizione a sostanze chimiche tossiche.

Un’altra pratica consigliata è quella di attivare un ciclo di “extra risciacquo” quando si utilizza la lavastoviglie. Questo non solo aiuta a rimuovere eventuali residui chimici, ma contribuisce anche a migliorare la pulizia generale delle stoviglie.

Published by
Ilaria Broglio