Benessereblog Salute Malattie Radiografie e Tac, i benefici superano i rischi delle radiazioni

Radiografie e Tac, i benefici superano i rischi delle radiazioni

Le nuove tecnologie diagnostiche espongono a dosi elevate di radiazioni, ma se l'esame è prescritto per un buon motivo i benefici superano i rischi

Radiografie e Tac, i benefici superano i rischi delle radiazioni


Gli avanzamenti scientifici e tecnologici hanno permesso di sviluppare un numero sempre maggiore di tecniche diagnostiche basate sull’uso delle radiazioni, che, però, comportano l’esposizione a quantità più elevate di questi agenti dannosi per la salute. Tuttavia secondo gli esperti il gioco vale la candela: quando l’esame è necessario, i benefici dell’utilizzo di queste tecniche superano di gran lunga i rischi associati all’esposizione alle radiazioni.

Se ne è parlato durante l’ultimo congresso della Società di Radiologia Nordamericana (Rsna), da cui è emerso che negli ultimi 30 anni la quantità di radiazioni cui siamo sottoposti è aumentato del 600%. A contribuire a questo incremento c’è l’avvento di tecnologie come la Pet, la scintigrafia, la coronarografia e la Tac. Non tutte queste metodiche ci espongono, però, alla stessa quantità di radiazioni: una Tac al torace corrisponde, ad esempio, a 385 radiografie nella stessa posizione.

I rischi associati all’uso di queste tecniche includono sia effetti diretti causati dall’esposizione a una quantità eccessiva di radiazioni (come, ad esempio, ustioni della pelle), sia effetti più a lungo termine (come l’aumento della probabilità di sviluppare un tumore dopo essere stati esposti a una certa dose di radiazioni) che, però, sono del tutto casuali e che non possono essere riferiti ad una singola persona, ma, più in generale, alla popolazione.

Va da sé che se ci si sottopone a questo tipo di analisi strumentali senza che ci sia un valido motivo, i rischi che si corrono non sono assolutamente giustificati, ma se l’esame è prescritto con cognizione di causa e se non viene utilizzata una dose di radiazioni eccessiva, la conseguente possibilità di diagnosticare e, quindi, trattare un disturbo è un vantaggio superiore a questi rischi. Per questo motivo gli esperti stanno mettendo a punto algoritmi e strumenti che consentono di ridurre la quantità di radiazioni impiegate. Esiste, ad esempio, un nuovo apparecchio, chiamato Veo, che consente di eseguire una Tac utilizzando una dose di radiazioni paragonabile a quella necessaria per una semplice radiografia.

Via | The Medical Informer
Foto | Flickr

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