Ranitidina, Agenzia Italiana del Farmaco ritira altro lotto di Zantac
Un nuovo farmaco contenente ranitidina è stato ritirato dal mercato per la presenza di impurità potenzialmente cancerogene.
Un altro farmaco contenente ranitidina è stato ritirato dalle farmacie e dalla catena distributiva. Si tratta del medicinale ZANTAC 150 mg 20 compresse rivestite con film – codice AIC n. 038486027, e il ritiro interessa tutti i lotti presenti sul mercato, compresi quelli che sono stati sottoposti a precedente divieto di utilizzo.
Il farmaco (impiegato per curare il reflusso gastroesofageo) appartiene alla ditta BB FARMA S.r.l. di Samarate (Varese), e l’annuncio del suo ritiro è stato diramato in seguito alle comunicazioni in merito alla presenza di N-nitrosodimetilammina (NDMA), appartenente alla classe delle nitrosammine, recentemente riscontrata nel principio attivo ranitidina.
A cosa serve la ranitidina?
Come spiega Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la ranitidina è un inibitore della secrezione acida che viene impiegato generalmente nel trattamento dell’ulcera, del reflusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco e di altre condizioni di salute che sono collegate all’acidità di stomaco.
La presenza di nitrosammine ha destato l’allarme circa un mese fa, dal momento che si tratta di una sostanza probabilmente cancerogena per l’uomo, in base alla classificazione eseguita dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questa sostanza di trova in alcuni alimenti e nelle forniture di acqua, ma se assunta in quantità molto basse non dovrebbe causare problemi per la salute.
via | Giornale di Pavia
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