Recarsi nei luoghi di culto per affrontare la vita
Partecipare alle funzioni religiose conduce ad una visione ottimistica della vita grazie alle relazioni profonde che si creano nella comunità
Secondo un nuovo studio pubblicato nel Journal of Religion and Health c’è un legame tra ottimismo e la frequenza alle funzioni religiose, almeno per le donne di una certa età.
“Abbiamo esaminato le pratiche religiose di quasi 100.000 donne e – piaccia o no – abbiamo trovato un forte legame tra l’andare in chiesa o in una sinagoga o qualsiasi altra casa di culto e una visione positiva della vita”, ha detto Eliezer Schnall, professore di psicologia alla Yeshiva University.
Dai risultati dello studio è emerso che partecipare alle funzioni religiose conduce ad una visione ottimistica della vita nel 56% dei casi, mentre la possibilità di incorrere nella depressione si riduce del 27%.
Niente male. In particolare lo studio ha dimostrato – come anche in studi precedenti – che le relazioni che si instaurano nelle comunità religiose, piuttosto che il culto in sé, sono fortemente collegati alla felicità. Rispetto ad altri gruppi sociali che si creano durante eventi sportivi o nello giocare a carte, le relazioni nelle congregazioni sono più profonde ed intime.
Lo studio è stato condotto su donne anziane per cui i benefici dell’attività religiosa potrebbero non valere per i più giovani o i maschi. Le donne anziane hanno quindi più probabilità di ottenere i massimi benefici dalle pratiche religiose.
Via | Reuters