Quali sono i sintomi di una relazione tossica
Le relazioni tossiche sono spesso facilmente riconoscibili dall'esterno, mentre dall'interno, chi è vittima di questi individui negativi e tossici, non ci si rende conto di quei segnali ai quali gli psicologi chiedono di fare attenzione. Le persone tossiche sono manipolatrici, egocentriche, egoiste, non pensano mai al benessere altrui, ma solo al proprio tornaconto e hanno manie di controllo che possono sfociare anche in abusi e violenze, fisiche e psicologiche.
Una relazione tossica (in amore, in famiglia, con gli amici, al lavoro) è un rapporto che può deteriorarci e può rendere impossibile la nostra vita. A volte siamo incastrati in queste frequentazioni che non fanno bene alla nostra salute mentale, alla nostra autostima, al nostro benessere personale. Uscirne il più in fretta possibile è l’unica soluzione praticabile. In una relazione tossica i sintomi da riconoscere subito e i campanelli d’allarme da non sottovalutare quali sono?
Relazione tossica, i sintomi da riconoscere
Secondo gli psicologi, una relazione tossica si può riconoscere da sei segnali importanti da captare il prima possibile, per chiudere un rapporto che può logorarci giorno dopo giorno:
- non c’è comunicazione, le emozioni vengono represse, il partner tende a sminuirci in ogni occasione: le discussioni sono unilaterali, senza volontà di cambiamento, soluzione o miglioramento
- uno dei due tenta di tenere sotto controllo l’altro, guardando i messaggi, controllando gli spostamenti, visualizzando le attività sui social: sono tutte azioni volte a controllare il partner per scoprire eventuali tradimenti
- la manipolazione è un altro segnale importante di una relazione tossica: il gaslighting è un fenomeno in crescita per manipolare la persona che si ha di fronte, con comportamenti subdoli che mirano ad avere un pieno controllo
- in una relazione tossica uno dei due partner sminuisce continuamente l’altro, rendendolo meno sicuro di sé, con una scarsa autostima e una bassa fiducia nelle proprie capacità
- l’isolamento è un’altra tecnica usata dalle persone tossiche, per separare il partner da amici e famigliari, così da poter avere il pieno controllo senza che nessuno intervenga: spesso chi è vittima di tale fenomeno finisce per annullarsi e rinunciare a fare quello che più amava per assecondare la volontà dell’altro
- le manie di controllo possono diventare una forma di abuso, non solo fisico ma anche psicologico e verbale: le strategie messe in atto possono essere anche violente
Quando si capisce che una relazione è tossica?
Si può capire che una relazione è tossica innanzitutto dai sei segnali prima descritti. Un rapporto di questo tipo è definito disfunzionale, perché non procede come ci si attende. In una normale storia d’amore le due persone sono felici insieme, si rispettano, si sostengono, si aiutano, si completano. In questo caso, invece, uno dei due partner è predominante e vuole avere il pieno controllo della vita dell’altro.
Può diventare una vera e propria dipendenza, dalla quale è difficile uscire, come ogni altra forma di assuefazione. Talvolta anche l’intervento di persone esterne, che si rendono conto meglio di quello che sta accadendo, non aiuta, perché si tende a negare. La negazione indica una fase matura di una relazione tossica che deve essere chiusa il prima possibile.
Come si comportano le persone tossiche?
Le relazioni tossiche, come abbiamo sottolineato in precedenza, possono riguardare la sfera affettiva, ma anche essere presenti al lavoro, tra gli amici, in famiglia. Una persona tossica si riconosce però facilmente: ha comportamenti poco piacevoli, manipolatori, è sempre pronta a giudicare e ad avere il controllo. Sono individui egocentrici, narcisisti, spesso con un disturbo del comportamento e della personalità. Portano negatività ovunque vadano e fanno sentire gli altri depressi, inutili, ansiosi, tristi, senza via d’uscita.
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