Una relazione tossica (in amore, in famiglia, con gli amici, al lavoro) è un rapporto che può deteriorarci e può rendere impossibile la nostra vita. A volte siamo incastrati in queste frequentazioni che non fanno bene alla nostra salute mentale, alla nostra autostima, al nostro benessere personale. Uscirne il più in fretta possibile è l’unica soluzione praticabile. In una relazione tossica i sintomi da riconoscere subito e i campanelli d’allarme da non sottovalutare quali sono?
Secondo gli psicologi, una relazione tossica si può riconoscere da sei segnali importanti da captare il prima possibile, per chiudere un rapporto che può logorarci giorno dopo giorno:
Si può capire che una relazione è tossica innanzitutto dai sei segnali prima descritti. Un rapporto di questo tipo è definito disfunzionale, perché non procede come ci si attende. In una normale storia d’amore le due persone sono felici insieme, si rispettano, si sostengono, si aiutano, si completano. In questo caso, invece, uno dei due partner è predominante e vuole avere il pieno controllo della vita dell’altro.
Può diventare una vera e propria dipendenza, dalla quale è difficile uscire, come ogni altra forma di assuefazione. Talvolta anche l’intervento di persone esterne, che si rendono conto meglio di quello che sta accadendo, non aiuta, perché si tende a negare. La negazione indica una fase matura di una relazione tossica che deve essere chiusa il prima possibile.
Le relazioni tossiche, come abbiamo sottolineato in precedenza, possono riguardare la sfera affettiva, ma anche essere presenti al lavoro, tra gli amici, in famiglia. Una persona tossica si riconosce però facilmente: ha comportamenti poco piacevoli, manipolatori, è sempre pronta a giudicare e ad avere il controllo. Sono individui egocentrici, narcisisti, spesso con un disturbo del comportamento e della personalità. Portano negatività ovunque vadano e fanno sentire gli altri depressi, inutili, ansiosi, tristi, senza via d’uscita.
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