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Rettocolite ulcerosa: cause, sintomi, terapie

La rettocolite ulcerosa è una delle Malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), e può influenzare fortemente la vita di chi ne soffre

Rettocolite ulcerosa: cause, sintomi, terapie

Fonte immagine: Pixabay

La colite ulcerosa, anche nota come rettocolite ulcerosa, è una malattia infiammatoria cronica intestinale (MICI). Questa condizione può comportare conseguenze gravi per la salute del paziente, e ne può influenzare fortemente la qualità della vita, specialmente se non riconosciuta e trattata in modo appropriato.

La malattia danneggia la mucosa dell’intestino, causando infiammazione e formazione di piccole ulcere nel tratto digestivo. La rettocolite ulcerosa coinvolge solitamente il retto e altre porzioni del colon, ma i suoi effetti possono avere un impatto anche su altre aree del corpo.

Insieme al morbo di Crohn, la rettocolite ulcerosa è considerata una delle malattie infiammatorie croniche che colpiscono l’intestino. Attualmente non se ne conoscono le cause, né è possibile guarire completamente dalla malattia. È tuttavia possibile tenerne a bada i sintomi, seguendo un’adeguata terapia farmacologica e sottoponendosi a dei regolari controlli di screening.

La malattia colpisce ugualmente sia uomini che donne, e tende ad esordire tra i 15 e i 25/30 anni di età, anche se non sono esclusi i casi di rettocolite ulcerosa nei bambini al di sotto dei 5 anni (fortunatamente si tratta di casi rari) e negli anziani.

Rettocolite ulcerosa: possibili cause

Ad oggi, non si conosce ancora l’esatta causa di questa malattia. In passato si riteneva che la condizione fosse frutto di stress eccessivo o di una dieta scorretta, ma si è poi constatato che, sebbene i due fattori potessero accentuarne i sintomi, in realtà non rappresentavano di fatto una causa scatenante.

Recenti ricerche hanno tuttavia permesso di avanzare delle teorie sulla possibile origine della malattia. Si ritiene infatti che la condizione possa essere provocata da più fattori, fra cui:

  • Predisposizione genetica ed ereditarietà: la malattia è più comune in chi ha già un familiare affetto da rettocolite ulcerosa
  • Alterazioni nella barriera epiteliale del colon
  • Fattori ambientali non ancora individuati
  • Malfunzionamento del sistema immunitario: ovvero una risposta immunitaria errata da parte del corpo, che attacca i microrganismi presenti nella flora intestinale considerandoli una minaccia, e causando di conseguenza l’infiammazione e i sintomi della malattia.

Rettocolite ulcerosa: i sintomi da non trascurare

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I sintomi iniziali della rettocolite ulcerosa possono risultare facilmente fuorvianti. Come noterai, infatti, i disturbi causati dalla malattia accomunano molte altre condizioni, come ad esempio la Sindrome dell’intestino irritabile.

Fra i sintomi da non trascurare vi sono:

  • Diarrea (per lo più notturna) che non guarisce con i tradizionali trattamenti e farmaci da banco
  • Presenza di sangue e muco (pus) nelle feci
  • Tenesmo rettale: ovvero la sensazione di dover andare urgentemente in bagno, senza però produrre alcuna evacuazione di feci
  • Crampi e dolore addominale
  • Perdita di appetito
  • Estrema stanchezza
  • Vomito

Febbre inspiegabile e perdita di peso sono sintomi che si verificano solitamente nei casi più gravi della malattia.

Una malattia recidivante-remittente

Questa malattia ha un andamento recidivante-remittente. A periodi di remissione dei sintomi (in cui i disturbi possono essere molto leggeri o persino completamente assenti), si alternano infatti periodi di riacutizzazione, che possono avere una durata e un’intensità di volta in volta variabile.

In quasi la metà dei pazienti possono verificarsi manifestazioni che non riguardano solamente l’intestino (sintomi extraintestinali).

La malattia può infatti causare infiammazioni articolari (artrite) o cutanee (con manifestazioni come ulcere alla bocca e stomatite aftosa, o psoriasi), disturbi agli occhi, problemi alle ossa (osteoporosi) e conseguenze anche a livello epatico.

In alcuni casi i sintomi, nella fase di riacutizzazione, possono essere talmente gravi da richiedere un ricovero in ospedale per delle cure immediate.

Nei pazienti che non rispondono alle terapie farmacologiche, potrebbe essere preso in considerazione l’intervento di colectomia totale o parziale.

Rettocolite ulcerosa: complicanze e possibili conseguenze

Oltre ai sintomi intestinali, la colite e la rettocolite ulcerosa possono comportare conseguenze gravi che investono la salute generale del paziente.

Se non trattata, la malattia può ad esempio danneggiare in modo irreversibile il colon, aprendo la strada allo sviluppo di piccole lesioni precancerose o cancerose, e aumentando quindi il rischio di sviluppare un cancro colorettale e altre complicazioni pericolose per la vita.

In alcuni e rari casi (meno del 10% dei casi), il paziente può sviluppare quella che viene definita come “rettocolite fulminante”, in cui si verifica un estremo gonfiore delle pareti del colon, che si distende, impedendo il passaggio di feci e gas, e aumentando il rischio di perforazione del colon. Si parla in tal caso di “megacolon tossico”, condizione che costituisce un’emergenza medica, e che richiede un immediato intervento.

Nei bambini e nei pazienti più giovani, la colite ulcerosa può inoltre causare un rallentamento nello sviluppo.

In generale, questa condizione è considerata una malattia cronica, con tutte le conseguenze che questo comporta.

La rettocolite ulcerosa può influenzare profondamente la vita di chi ne soffre, specialmente nelle fasi di riacutizzazione, quando la patologia arriva a influenzare la vita sociale e lavorativa della persona, con conseguenze sia a livello fisico che psicologico.

Diagnosi

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Il medico può ipotizzare la presenza della malattia basandosi sui sintomi manifestati dal paziente. Tuttavia, come puoi notare, i disturbi provocati dalla rettocolite ulcerosa sono, almeno nelle fasi iniziali, simili a quelli di altre malattie, come la già citata Sindrome dell’intestino irritabile o, nei casi più gravi, il morbo di Crohn.

Per individuare la causa dei sintomi, sarà dunque necessario eseguire diversi esami, a cominciare da quelli delle feci e dalle analisi del sangue, dalle quali potrebbero emergere uno stato di anemia o valori che indicano la presenza di infiammazione cronica o acuta.

Test di imaging si rendono necessari per la formulazione di una corretta diagnosi. Il paziente potrebbe sottoporsi esami radiologici, ecografia addominale, TAC, Rx addominale, colonscopia ed endoscopie con biopsie del tessuto intestinale.

La terapia per la rettocolite ulcerosa

Purtroppo, attualmente non esiste ancora una terapia in grado di garantire una guarigione completa per i pazienti con rettocolite ulcerosa (fatta eccezione per l’intervento chirurgico).

Tuttavia, non bisogna scoraggiarsi. Le ultime scoperte scientifiche e le continue evoluzioni in campo medico permettono infatti di formulare trattamenti sempre più efficaci per riuscire a tenere a bada la malattia.

Diverse categorie di farmaci vengono oggi impiegate per attenuare i sintomi. Solitamente si tratta di farmaci antinfiammatori – che rappresentano il primo step per il trattamento della malattia – e immunosoppressori, corticosteroidi e farmaci biologici.

Potrebbero essere necessari ulteriori trattamenti per gestire i sintomi, come ad esempio farmaci antidiarroici, integratori o medicinali e rimedi per alleviare i dolori addominali.

Parla con lo specialista per individuare la terapia più adatta alle tue esigenze, e ricorda che un farmaco che si è rivelato efficace per una persona con la tua stessa malattia, non sarà necessariamente altrettanto efficace per te. Il trattamento, infatti, deve essere personalizzato sulla base dei sintomi, delle condizioni di salute e delle necessità del singolo paziente.

Sarà inoltre necessario rispettare la cura sia nelle fasi di acutizzazione dei sintomi che in quelle di remissione, in modo da ridurre l’infiammazione dell’intestino e prevenirne le numerose possibili conseguenze.

Nei casi più estremi, ovvero quando il paziente non risponde alla terapia farmacologica, è possibile eseguire un intervento chirurgico di asportazione del colon (proctocolectomia), considerato la sola strada per combattere in modo risolutivo la malattia.

Rettocolite ulcerosa: esiste una dieta da seguire?

Molti pazienti si domandano cosa mangiare con la rettocolite ulcerosa e quali alimenti evitare. In realtà, ad oggi non esiste una vera e propria dieta consigliata per chi soffre di questa condizione.

D’altro canto, alcune ricerche hanno dimostrato che assumere troppi grassi di origine animale e non consumare abbastanza frutta e verdura potrebbe peggiorare i sintomi.

In linea di massima, gli esperti concordano nel dire che una dieta equilibrata e sana – come quella mediterranea – rappresenta l’opzione più adatta per tenere a bada la malattia, anche a tavola.

Tuttavia, come dicevamo, non esistono dei “cibi ammessi” e dei “cibi vietati”; bisogna quindi affidarsi al buonsenso e, soprattutto, ascoltare ciò che ci dice il nostro corpo, imparando a riconoscere i cibi che causano un’accentuazione dei sintomi. In questo senso, può essere utile compilare un diario alimentare per annotare gli alimenti che provocano o acuiscono i disturbi intestinali.

Se la tua dieta è molto limitata e stai perdendo molto peso, non ignorare il problema, ma rivolgiti a un dietologo in modo da formulare una dieta adatta alle tue specifiche esigenze nutrizionali.

Prevenzione e gestione della malattia

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Dal momento che non sono ancora note le cause di questa malattia, risulta difficile riuscire a formulare una lista di regole e raccomandazioni per prevenirla.

È però possibile fornire delle indicazioni per evitare che la malattia possa procurare gravi conseguenze.

In presenza dei sintomi della malattia, ad esempio, è essenziale non trascurare il problema, e rivolgersi dapprima al proprio medico curante, quindi a uno specialista competente, in modo da individuare la causa dei disturbi.

In caso di diagnosi di rettocolite ulcerosa, sarà opportuno sottoporsi a periodici controlli, in modo da prevenire alcune delle più gravi complicanze della malattia. In tal senso, sarà quindi importante sottoporsi ai dovuti screening per il cancro al colon.

Bisognerà inoltre seguire attentamente la cura indicata dal medico, in modo da tenere a bada i sintomi della malattia e ridurre i livelli di infiammazione.

Rettocolite ulcerosa e invalidità

Chi ha la colite e la rettocolite ulcerosa ha diritto a una pensione di invalidità. I pazienti affetti da Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali sperimentano sintomi e disturbi che possono avere ripercussioni significative sulla qualità della vita, sia sociale che lavorativa.

Spesso le MICI sono associate anche ad altre patologie e condizioni che potrebbero aumentare la percentuale di invalidità.

In base alla percentuale riconosciuta, la persona può usufruire di agevolazioni, congedi per sottoporsi ai controlli e trattamenti e altri aiuti. Chiedi informazioni al tuo medico per presentare la domanda e ricevere un eventuale supporto.

Fonti

  1. Gavezzani.it – Colite ulcerosa, quando la parete intestinale si infiamma
  2. M.I.Cro. Onlus
    Humanitas.it – https://www.humanitas.it/malattie/rettocolite-ulcerosa/
  3. Istituto Superiore di Sanità (ISS)
  4. Mayo Clinic
  5. Nhs.uk
  6. WebMd – What Is Fulminant Colitis?

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