Il triptofano è un amminoacido prezioso per la salute, che possiamo trovare in molti alimenti di origine animale e vegetale, ricchi di proteine. Gli amminoacidi non sono altro che i mattoncini con cui sono formate le proteine, quindi sono presenti negli alimenti proteici più comuni. Il nutriente essenziale non può essere sintetizzato dall’organismo. Possiamo assumerlo attraverso il cibo oppure attraverso integratori, ma, in questo caso, solo previo consiglio del medico curante. Quali sono gli alimenti più ricchi di triptofano da assumere quotidianamente nella nostra dieta? Quali i benefici e le controindicazioni da conoscere?
Come abbiamo sottolineato in precedenza, l’organismo umano non è capace di sintetizzare questo prezioso amminoacido. Possiamo, però, assumerlo attraverso l’alimentazione quotidiana (e, in caso di carenza, attraverso l’assunzione di specifici integratori). Dobbiamo anche sapere che il fabbisogno giornaliero di triptofano può variare in base all’età, al peso, all’altezza, alla corporatura, allo stato di salute, al livello di attività fisica praticata ogni giorno.
In un regime di dieta sana e bilanciata, sono tanti gli alimenti da assumere, sia di origine animale sia di origine vegetale, che sono ricchi di triptofano, come carne, pesce, uova, latticini, legumi e frutta secca. Nel dettaglio, ecco i cibi più ricchi di triptofano per 100 grammi di alimento in ordine crescente:
Il ruolo di questo amminoacido nell’organismo umano è prezioso. Il triptofano interviene:
Gli integratori di triptofano sono utili in caso di apnee del sonno, dolori al volto, forme gravi di sindrome premestruale e bruxismo.
I medici suggeriscono di prestare attenzione alle integrazioni di triptofano. L’assunzione di questo amminoacido, infatti, potrebbe interferire nei trattamenti a base di antidepressivi. In pratica. Potrebbe anche aumentare la sonnolenza, se utilizzati insieme a sedativi.
Chi assume triptofano può notare effetti collaterali, causati da un sovradosaggio (oltre 6 g/giorno) dell’integratore. Questi disturbi possono essere diversi e di solito sono i seguenti:
Il triptofano è controindicato in pazienti con disturbi ai reni o al fegato, in gravidanza, in allattamento, in caso di eosinofilia.
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