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Ricetta medica: 9 cose da sapere

La differenza tra la ricetta bianca, quella rossa e quella elettronica, a cosa servono e quanto dura la validità delle diverse tipologie del documento.

Ricetta medica: 9 cose da sapere

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Ricetta medica: tutti, prima o poi, abbiamo a che farci, per noi o per i nostri cari. Ma, nonostante faccia a tutti gli effetti parte della nostra vita, genera non pochi dubbi. Ad esempio, quanto dura una ricetta medica? Come usarla fuori regione? Ed ancora, qual è la differenza tra le diverse tipologie? Si tratta di incertezze che vogliamo chiarire in questo articolo.

Cos’è una ricetta medica?

La ricetta medica è un documento redatto da un medico abilitato e iscritto all’albo professionale. Ne esistono diversi tipi che approfondiremo a breve e che possiamo sintetizzare in:

  • Ricetta bianca
  • Ricetta rossa o elettronica

Esistono inoltre la ricetta ministeriale a ricalco, usata per prescrivere sostanze psicotrope e stupefacenti come gli ansiolitici o i farmaci usati per la terapia del dolore; e la ricetta limitativa, compilata solo dai medici specialisti di centri autorizzati dalle Regioni che rilasciano un piano terapeutico.

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A cosa serve la ricetta medica?

E’ il mezzo che permette ad un paziente di poter ritirare o acquistare i farmaci che necessitano di una prescrizione medica nonché di prenotare visite specialistiche ed esami diagnostici. Senza tale documento non sarebbe possibile accedere a questi ultimi né poter acquistare i farmaci per i quali è prevista la prescrizione medica, né si potrebbe beneficiare del rimborso del costo, totale o parziale, delle medicine prescritte.

Quando serve la ricetta medica?

Come sapere quando serve la ricetta medica è presto detto. Se intendiamo usarla per l’acquisto di un farmaco, serve per tutti quei medicinali soggetti a prescrizione medica, ovvero che devono essere prescritti obbligatoriamente dal dottore. E che riportano la dicitura “Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica”.

Ricetta medica bianca, rossa e verde: quali sono le differenze?

Tutte servono per acquistare o ritirare medicinali (seppur di diversa fascia) o per poter sostenere visite mediche ed esami diagnostici. Ma tra la bianca, la rossa e la verde esistono specifiche differenze. Ecco di cosa si tratta.

Ricetta bianca

La ricetta medica bianca è quella scritta su un comune foglio di carta ed è usata per i farmaci di fascia C, ovvero quelli che riportano sulla confezione la dicitura “Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica” e che non sono rimborsabili dal SSN. La ricetta bianca può essere ripetibile o non ripetibile (lo approfondiamo sotto).

Ancora, può essere scritta a mano o al computer: l’importante è che in ambedue i casi riporti la firma autografa del medico. Ma, affinché sia considerata valida, e quindi possa essere utilizzata per il suo scopo, è necessario che riporti i seguenti dati:

  • Nome e cognome del medico ed eventuale struttura sanitaria di appartenenza
  • Nome del farmaco o del principio attivo
  • Luogo e data di compilazione della ricetta
  • Firma del medico

Nel caso di ricette ripetibili dati che non sono considerati indispensabili sono il nome e cognome del paziente e il dosaggio dell’eventuale farmaco prescritto. La ricetta bianca viene compilata sul ricettario personale del medico relativamente ai medicinali con costo a carico del cittadino. A partire dal 31 gennaio 2022 è diventata operativa la dematerializzazione della ricetta bianca, ovvero delle prescrizioni dei farmaci non a carico del Servizio sanitario nazionale.

Ricetta rossa

A differenza della precedente, la ricetta medica rosa o rossa (chiamata così per il colore dei bordi dei campi che vengono compilati) o elettronica, viene compilata sul ricettario regionale per i medicinali a carico del SSN. Essa viene usata solo per prescrivere i farmaci rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) che rientrano in Fascia A. A compilarla possono essere solo i medici in servizio presso le strutture pubbliche o convenzionate con il SSN ed esclusivamente nell’ambito dell’esercizio della loro attività di medici del SSN. Quindi non può essere prescritta dai medici che svolgono attività di liberi professionisti o dai medici ospedalieri che svolgono attività privata a pagamento nello stesso ospedale.

La ricetta rossa è valida in tutte le farmacie del territorio italiano ma, se utilizzata al di fuori della regione di appartenenza, non dà diritto all’esenzione. Pertanto l’assistito dovrà corrispondere l’interno importo corrispondente al costo del farmaco. Se usata nella propria regione, invece, dà diritto a ritirare gratuitamente i farmaci o dietro la corresponsione di un piccolo importo o del ticket. La ricetta medica elettronica ha risolto l’inconveniente della validità regionale.

Ricetta verde

La ricetta verde, infine, è quella ricetta che può essere prescritta sui ricettari provinciali verdi che hanno valore solo in Alto Adige. E’ in vigore dal 4 aprile del 2016. Tali ricette sono utilizzabili esclusivamente per la prescrizione a favore di persone residenti in Alto Adige ed iscritte al Servizio Sanitario Provinciale.

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Quanto dura una ricetta medica

Passiamo alla scadenza della ricetta medica, la cui validità dipende sia dal tipo di ricette che dalla tipologia di farmaco prescritto. In quanto alla sua durata, la validità della ricetta bianca è pari a non più di 6 mesi dalla data di compilazione, fatta eccezione per alcune categorie di farmaci. Per ansiolitici e ormoni, infatti, la validità della ricetta è più breve.

La ricetta “non ripetibile” – ovvero la ricetta che prescrive farmaci dei quali l’uso continuato può comportare stati tossici o rischi per il paziente, caratterizzati dalla dicitura “Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica utilizzabile una sola volta” –  ha una validità di soli 30 giorni data di compilazione. Pertanto, una volta consegnata al farmacista, questo la ritira.

La ricetta rossa e quella elettronica hanno una validità di 30 giorni a partire dalla data di compilazione presente sulle stesse. In questo arco di tempo la confezione o le confezioni di medicinale prescritte si possono ritirare una volta sola.

Come funziona la ricetta medica elettronica?

La ricetta elettronica o dematerializzata sta andando via via a sostituire la ricetta rossa cartacea. E’ un documento virtuale identificato da un codice univoco detto NRE. Il codice a barre identificativo NRE riporta una serie di 15 caratteri che corrispondono al codice della regione e al lotto di riferimento. Viene compilata al computer dal medico tramite un programma dedicato del Servizio Sanitario della Regione. Alla ricetta medica online il farmacista può accedere tramite il sistema informatico, nonostante il medico ne stampi comunque un promemoria cartaceo da consegnare al suo assistito. Nonostante ricetta rossa e ricetta elettronica sia sostanzialmente uguali, è indubbio il fatto che alla seconda siano legati significativi vantaggi ad iniziare dal minore spreco di carta filigranata e dallo snellimento delle procedure.

Quando la ricetta medica è ripetibile?

La ricetta medica bianca, come abbiamo anticipato, può essere ripetibile o irripetibile. E’ ripetibile quando entro i limiti della sua validità, può essere presentata più volte al farmacista per acquistare i farmaci. Questo tipo di ricetta viene timbrata dal farmacista ogni volta che viene utilizzata dall’assistito in farmacia e gli viene subito riconsegnata affinché possa continuare ad utilizzarla in futuro (entro e non oltre il periodo di validità).

Per legge, una confezione di farmaco prescritta con ricetta medica ripetibile può essere venduta fino a 10 volte nell’arco di 6 mesi (ad eccezione delle sostanze stupefacenti e psicotrope, che possono essere vendute 3 volte in 30 giorni). Diventa non ripetibile, invece, qualora il medico prescriva sulla stessa ricetta più di una confezione del farmaco. Alla ricetta non ripetibile si ricorre per quei medicinali che, con un uso prolungato, potrebbero causare dei rischi per la salute.

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La ricetta medica fuori regione è valida?

Ricetta medica fuori regione: la ricetta rossa cartacea, nonostante valida al di fuori della propria regione di appartenenza per l’acquisto dei farmaci prescritti, non consente di usufruire del rimborso previsto dal SSN. Questo inconveniente è stato superato, come abbiamo anticipato sopra, con l’introduzione della ricetta elettronica che, invece, permette di poter ritirare o acquistare i farmaci prescritti in qualunque regione senza dover pagare il prezzo completo del medicinale.

Come farsi fare una ricetta medica?

Come farsi fare una ricetta medica? Complice anche la pandemia da Covid che abbiamo, e stiamo in parte ancora affrontando, il Capo di Dipartimento della Protezione Civile ha emanato l’Ordinanza n. 651 del 19 marzo 2020 con la quale ha disposto la possibilità di ottenere il Numero Ricetta Elettronico (NRE) delle ricette per la prescrizione di farmaci direttamente tramite e-mail, sms o comunicazione telefonica. Ciò facilita l’emissione di una ricetta medica senza l’effettiva presenza del paziente presso lo studio del proprio medico e senza il possesso del promemoria cartaceo. Essendo a conoscenza del numero della Ricetta Elettronica Dematerializzata (codice NRE) ed in possesso della Tessera Sanitaria è possibile recarsi direttamente in farmacia per il ritiro del farmaco.

Altrimenti si può optare per il vecchio metodo, quello di recarsi presso lo studio del proprio medico, di telefonare o scrivere un’email per richiedere una ricetta.

FONTI:

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