Rinite allergica, i sintomi e la terapia
La rinite allergica è un problema che si presenta in condizioni particolari e che può essere scambiata per raffreddore virale. In realtà i sintomi sono differenti. Così come anche la terapia
Il periodo primaverile, tanto bello per le giornate più lunghe e il clima più tiepido, è una stagione che sa come mettere in difficoltà chi soffre di allergie ai pollini. Gli occhi iniziano a lacrimare, il naso è costantemente chiuso e si ha difficoltà a respirare, cosa che può rendere davvero invalidanti le giornate di ha quotidianamente a che fare con questi disagi.
Uno dei più fastidiosi è la rinite allergica, anche detta raffreddore da fieno, spesso confusa con il classico raffreddore virale, visto che alcuni sintomi sono comuni ad entrambi i disturbi. Eppure proprio analizzare i sintomi ci permette di capire la casistica in cui ci si trova, passaggio essenziale per seguire la migliore terapia.
I sintomi della rinite allergica
Se naso che cola e congestione sono in effetti due sintomi riconducibili sia alla rinite allergica, sia al raffreddore, nel primo caso il fastidio ha una durata lunga e si ripresenta a cadenza stagionale (principalmente primavera per i pollini e inizio autunno per le graminacee) o in caso di contatto con potenziali sostanze che irritano le mucose nasali. Le più classiche sono la polvere, il pelo di animali e, come detto, i pollini.
È anche facile che chi soffre di rinite allergica abbia “ereditato” il problema dalla famiglia, perciò, se genitori e parenti stretti soffrono di allergie alle vie respiratorie, con molta probabilità ne siamo affetti e afflitti anche noi.
A differenza del raffreddore normale, la rinite allergica non è associata a febbre e mal di gola e ovviamente non risponde ai comuni antibiotici usati per le infreddature di tipo virale. In più la rinite porta con se anche prurito nasale, lacrimazione e prurito degli occhi e in alcuni casi anche congiuntivite.
La terapia contro la rinite allergica
Prima di parlare di terapia contro la rinite allergica, è importante innanzi tutto capire se il nostro problema è effettivamente rinite, le sostanze allergizzanti che la scatenano e anche la gravità del problema. Per farlo è essenziale rivolgersi ad uno specialista, al fine di effettuare tutti i test del caso.
Il primo è l’analisi del sangue alla ricerca degli anticorpi IGE, fatto questo si passa ad un classico skin test, che permette di verificare le reazioni della pelle, quando è messa a contatto con i vari allergeni. Al momento l’esame diagnostico più affidabile resta comunque il test di provocazione nasale e orale, che va necessariamente eseguito a livello ospedaliero e va a sondare più nel dettaglio la gravità del problema.
Parlando di terapia contro la rinite allergica, la prescrizione medica più classica è a base di antistaminici e farmaci per decongestionare e disinfettare le vie nasali. Nei casi più severi si ricorre anche agli steroidi locali, che possono essere accompagnati anche ad una terapia orale di breve durata e sotto stretto controllo medico.
Rinite allergica: il bicarbonato funziona?
Per i casi di rinite allergica lieve, si può concordare col medico curante, rimedi meno invasivi della classica terapia farmacologica. Ma attenzione ai metodi naturali che si trovano in rete, come i lavaggi nasali a base di bicarbonato, che vanno bene solo in caso di infiammazioni non di tipo allergico.
Invece sono indicati i suffumigi, che idratano e aiutano ad eliminare il muco più facilmente e gli aerosol. Ovviamente anche curare l’alimentazione, evitando il consumo di sostanze potenzialmente allergizzanti, è un buon modo per attenuare i sintomi del problema.
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