Perché si dice rosso di rabbia?
La rabbia può essere un'emozione positiva e utile, se espressa in modo appropriato. Ma quando ci lasciamo prendere la mano, può accadere che tale sentimento prenda il sopravvento, con tutte le prevedibili conseguenze che comporta. Tra le sue manifestazioni c'è anche il rossore del viso: in questo articolo ci preoccupiamo di spiegare scientificamente perché questo accade ed il significato che si cela dietro la frase "rosso di rabbia".
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Vi siete mai chiesti perché si dice “rosso di rabbia”? E’ una domanda piuttosto insolita da porsi, ma se ci fermiamo un attimo a riflettere, potrebbe esserci capitato di averci già pensato senza trovare una risposta soddisfacente. Eppure, secondo alcuni studi, ci sarebbe una correlazione non solo tra i colori e le emozioni, ma in particolare tra quello rosso e tale sentimento. Perché sì, la rabbia è un sentimento, un’emozione di base e universale propria dell’esperienza umana indipendentemente dall’età, dal sesso e dalla razza. Di seguito ci preoccupiamo di chiarire qual è il significato di rosso di rabbia.
Cos’è la rabbia
La rabbia è un sentimento primordiale. Deriva dall’istinto di difendersi per sopravvivere nell’ambiente in cui ci si trova. Nonostante le si attribuisca comunemente un’accezione negativa, la rabbia nasce quindi come emozione caratterizzata da funzione adattiva. Così come la intendiamo nel linguaggio quotidiano, è un sentimento di antagonismo verso qualcuno (anche noi stessi) o qualcosa che riteniamo ci ostacoli o ci abbia fatto del male. Se da un lato può avere un risvolto positivo fungendo da sprono, da motivazione per reagire alle ingiustizie, dall’altro può sfociare in comportamenti aggressivi, fuori controllo.
Tutti provano rabbia di tanto in tanto, in fondo è una risposta naturale del nostro cervello a determinate situazioni. Essa diventa un problema solo quando viene manifestata in modo eccessivo e inizia a influenzare il comportamento quotidiano e il modo in cui ci si relaziona con gli altri. Inoltre, da non sottovalutare è il fatto che la rabbia eccessiva può causare problemi per ciò che concerne anche la salute fisica e mentale: nel primo caso può provocare l’aumento della pressione sanguigna; nel secondo può andare ad influenzare il nostro pensiero rendendolo difficile e confuso.
Come si manifesta la rabbia
Anche se non tutti la mostrano allo stesso modo, accorgersi se e quando una persona è arrabbiata è molto semplice. Tale sentimento si manifesta attraverso una serie di cambiamenti fisici e interiori. Tra i primi, ovvero quelli più evidenti a tutti, sono inclusi alzare la voce, serrare i pugni, accigliarsi, tremare. Altri cambiamenti avvengono dal punto di vista biologico e fisiologico: è comune assistere ad un aumento dei livelli di energia, dei valori della pressione sanguigna, degli ormoni adrenalina e noradrenalina e perfino della temperatura corporea.
L’associazione tra colori ed emozioni
Diversi studi associano i colori alle emozioni. Indubbiamente, il legame più forte tra un’emozione individuale e un colore è quello tra il rosso e la rabbia. Ad onor del vero, bisogna considerare come il rosso sia comunemente collegato anche all’amore e all’imbarazzo. Interessante a tal proposito è uno studio che è stato condotto sull’esistenza di legami tra il colore rosso e i livelli di ostilità interpersonali. Dai risultati si è stabilito che persone con alti livelli di ostilità mostrano una maggior preferenza per il rosso ed sono portati a vederlo più frequentemente in immagini nelle quali questo è presente con altri colori in parti uguali.
Rosso di rabbia, significato
Ma veniamo al significato di rosso di rabbia. Tale frase si riferisce allo stato di un soggetto talmente arrabbiato da essere quasi sovrastato da tale sentimento e al fatto che – in quella determinata situazione – l’emotività prevalga sulla ragione, facendo perdere quasi il contatto con la realtà tanto da non ravvisare una correlazione tra causa ed effetto. Si tratta di un modo di dire che non ha in sé alcun fondamento clinico e che più che altro si rifà ad un linguaggio colloquiale. Da dove viene, allora?
Rosso di rabbia, origine
Nella psicologia del colore, il rosso provoca le emozioni più forti di qualsiasi altra tonalità. Sappiamo, infatti, che nuances quali blu e verde, ad esempio, tendono a infondere calma e pace interiore. Le persone tendono ad associare il rosso ad emozioni negative e pericolose probabilmente perché tale è il colore del fuoco o del sangue. Ma, al di là dell’ambito psicologico, il rosso si associa intuitivamente al concetto di rabbia in quanto molte persone, quando si arrabbiano, diventano rosse in viso a causa dell’aumento del flusso sanguigno. Il modo di dire trova quindi fondamento nelle caratteristiche fisiche – quali il rossore del viso e del collo – associate a tale sentimento in chi lo manifesta.
Interessante è anche un’altra lettura del motivo per il quale questa frase è entrata a far parte del lessico culturale: si ritiene che possa essere legato alla corrida. Come ben sappiamo, tale tradizione vuole che il matador faccia sventolare un mantello rosso davanti al toro il quale, catturato da tale movimento, tratto in inganno vada a colpire proprio questo bersaglio risparmiando chi lo ha provocato. Quando si dice “vedere rosso dalla rabbia”… Il collegamento in questo caso è da riscontrare proprio nella rabbia del toro, che viene equiparata a quella del soggetto arrabbiato. Chi è preso dalla rabbia è così infuriato da sentirsi fuori controllo. Tanto che potrebbe perfino insultare o colpire qualcuno per sfogare la propria frustrazione.
Perché diventiamo rossi in faccia
Si può diventare rossi in viso in varie situazioni e per diverse cause. Ad esempio quando fa troppo caldo o troppo freddo, quando ci imbarazziamo per qualsivoglia motivo. Oppure quando abbiamo mandato giù dei cibi troppo piccanti. Ovviamente fa la sua parte anche l’esposizione al sole, a seguito della quale qualcuno si può arrossare. Un’altra causa di rossore in viso sono le classiche vampate legate alla menopausa o l’assunzione di determinati farmaci.
Tuttavia, c’è una spiegazione fisiologica per la quale diventiamo rossi in faccia quando ci arrabbiamo. Ad essere responsabile è l’aumento dell’adrenalina. Accade infatti che le ghiandole surrenali inondano il corpo di ormoni dello stress, come l’adrenalina e il cortisolo. Nello stesso momento, il cervello devia il sangue dall’intestino verso i muscoli (ovvero dove in quel momento c’è più bisogno di ossigeno ed energia) in preparazione allo sforzo fisico. La frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e la respirazione aumentano, ed avviene la dilatazione dei vasi sanguigni in profondità nei muscoli, anche quelli del viso. Questi ultimi, dilatandosi, si riempiono di sangue e ci regalano quel colorito rosso tipico di chi è in preda ad una forte emozione.
Come affrontare la rabbia
In definitiva, trovare il modo giusto per gestire ed affrontare la rabbia è molto importante. Bisognerebbe infatti evitare che tale sentimento prenda il sopravvento. Sentirsi in balia della rabbia non è raccomandabile in quanto può fare male, psicologicamente e fisicamente, non solo a noi, ma anche e soprattutto a chi ci sta intorno, che ci voglia bene o meno. L’importante è non dare la colpa agli altri, cercare di individuare la causa del nostro malessere e ascoltare i propri bisogni. Se avete avuto difficoltà nel gestire la vostra rabbia, vi consigliamo vivamente di rivolgervi ad un professionista.
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