Salute, chi è bello si ammala di meno
Uno studio dell'università di Cincinnati ha indagato sul rapporto tra la bellezza e la buona salute: ma sarà vero?
Se sei bello ti tireranno pure le pietre, come cantava una vecchia canzone degli anni Sessanta, ma oltre ad una maggiore attrattività per eventuali partner hai anche una fortuna non da poco: ti ammali di meno. È la conclusione cui sono giunti i ricercatori dell’università di Cincinnati che hanno condotto uno studio approfondito sul legame tra buon aspetto fisico e buona salute partendo dalla genetica, intervistando e confrontando i dati di oltre 15mila persone tra uomini e donne, di età variabile tra i 24 e i 35 anni.
I ricercatori si sono occupati personalmente di recarsi ad intervistare i campioni analizzati nello studio evitando fotografie o video, proprio perché la valutazione dell’attrattività e della bellezza dei soggetti fosse il più obiettiva e aderente alla realtà: i parametri di classificazione variavano da poco attraente fino a molto attraente, in una scala di cinque. Ciò che è emerso è che essere belli potrebbe essere determinante anche a livello genetico quale segnale di buona salute, oltre ad aumentare le probabilità che i figli di due persone “belle” beneficino a loro volta di un miglioramento genetico per quanto riguarda lo stato di salute.
La apparente imparzialità dello studio, dato che il concetto di bellezza è quanto mai soggettivo, è stata comunque raggirata dai risultati, che riguardano indifferentemente il sesso diverso: uomini e donne più belli hanno una salute migliore e meno probabilità di ammalarsi.
Stando ai risultati, per ogni valutazione positiva sull’attrattività di un uomo, c’era il 13% di possibilità in meno che gli venisse diagnosticato il colesterolo alto, il 20% in meno di rischio di pressione alta, il 15% in meno che gli venisse diagnosticata la depressione, il 21% di rischio in meno di balbuzie e il 23% in meno di diagnosi di ADHD, la sindrome del deficit dell’attenzione.
Quanto alle donne, le più attraenti mostravano meno possibilità di sviluppare l’asma(-12%) , il diabete (-22%), la depressione (-17%) e acufeni alle orecchie (-13%): in generale comunque le persone più belle, siano uomini o donne, sono più positivi per quanto riguarda la propria salute e raramente devono restare a casa dal lavoro per malattie anche più leggere quali raffreddore o influenze stagionali.
Per riassumere, più attraente la persona considerata, meno probabilità aveva lui o lei di riportare una diagnosi per una vasta gamma di malattie croniche e disordini neuropsicologici. È importante che questa scoperta sia stata fatta per entrambi i sessi. Queste analisi rappresentano un ulteriore supporto per l’attrattività fisica come un marker fenotipico per la salute.
Via | EBH Online, Daily Mail
- Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su App Store e su Google Play ed è gratuita.