Salute del cuore, le buone abitudini possono contare più dei geni

Fino ad oggi abbiamo sempre pensato che se una persona ha una storia familiare di problemi per quanto riguarda la salute del cuore, automaticamente presenterà una maggiore predisposizione genetica ad avere insufficienza cardiaca. Un nuovo studio condotto dai membri del Medical Centre Heart Institute rivela però che gli attacchi di cuore non sarebbero in realtà collegati alla storia familiare e genetica. Per giungere a tale conclusione, il dottor Benjamin D. Horne e colleghi hanno esaminato un campione di 700.000 pazienti con diversi livelli di gravità della malattia coronarica che avevano o non avevano subito un attacco di cuore.

In seguito, i ricercatori hanno esaminato la storia familiare di questi pazienti, giungendo così alla conclusione che il legame fra infarto e storia familiare di malattie cardiache è meno significativo di quanto potessimo immaginare.

“Questa scoperta potrebbe aiutare le persone a rendersi conto che è attraverso le loro scelte che possono controllare il rischio di avere un attacco di cuore”, spiegano giustamente gli autori detta ricerca, presentata in occasione dell’American Society of Human Genetics di San Diego.

Insomma, questi nuovi risultati possono dunque aiutare le persone con una storia familiare di malattia coronarica, a rendersi conto che gli attacchi di cuore non sono inevitabili, ma che anzi, possono benissimo essere tenuti alla larga seguendo uno stile di vita sano, mantenendo un sano peso corporeo, mangiando bene, evitando vizi dannosissimi come quello del fumo e dell’ alcol, imparando a gestire lo stress e facendo della regolare e costante attività fisica.

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via | Medicaldaily.com