Farmaci in gravidanza, l’Aifa spiega quali sono gli errori delle future mamme
Farmaci in gravidanza, l’Aifa illustra quali sono gli errori più comuni delle future mamme e quali farmaci è meglio evitare
La gravidanza è il periodo più delicato della vita di ogni donna. Dura 40 settimane circa: la durata della gravidanza non si suddivide più in mesi, ma in settimane, dividendo il periodo in tre trimestri. Riconoscere i primi sintomi e distinguerli da quelli della sindrome premestruale è fondamentale. Di solito nelle prime settimane si notano stanchezza, tensione al seno, dolori al basso ventre, perdite, nausea, sensibilità verso certi odori, tendenza a urinare con maggiore frequenza. Il sintomo che però spinge tutte le donne a fare un test di gravidanza è l’amenorrea, il mancato arrivo delle mestruazioni. Per chi ha un ciclo regolare, questo è il segnale che forse, se si hanno avuto rapporti non protetti nei giorni più fertili, il test potrebbe dare esito positivo. Per confermare l’avvio della gestazione è bene sottoporsi a esami del sangue specifici e anche a una visita con ecografia dal ginecologo.
Farmaci in gravidanza, l’Aifa illustra quali sono gli errori più comuni delle future mamme e quali farmaci è meglio evitare
La fase luteale del ciclo è quella che inizia con il momento dell’ovulazione e che finisce con la comparsa delle mestruazioni, a meno che l’ovulo femminile non sia stato fecondato dagli spermatozoi maschili, dando vita a una gravidanza. Questo è il momento più fertile del ciclo femminile che dura in media 28 giorni e si manifesta nella seconda parte. Ci sono donne, però, che hanno un ciclo più corto e altre che lo hanno più lungo.
In gravidanza dobbiamo prestare massima attenzione al corpo che cambia. Ci sono posizioni da non mantenere per la salute della mamma, come tenere le gambe incrociate o stare troppo a lungo ferme in piedi nella stessa posizione, per evitare il rischio di trombosi o altri
La bocca amara in gravidanza è un sintomo abbastanza comune, che si manifesta principalmente a causa di un aumento di un ormone come il progesterone. Ma le cause potrebbero essere altre: ritenzione idrica, infezioni alle vie respiratorie, cattiva igiene orale, allergia, assunzione di farmaci, uso di apparecchi dentali, talvolta anche tumore del cavo orale. Parlarne con il medico curante è fondamentale: a volte basta solo una maggiore attenzione a dieta e igiene orale per risolvere la situazione.
Il bruciore di stomaco in gravidanza può essere provocato dal reflusso e dai cambiamenti del corpo femminile: la pressione esercitata dall’utero in crescita, perché accoglie una nuova vita, potrebbe causare i sintomi tipici del bruciore di stomaco. Meglio mangiare poco e tante volte, evitando le abbuffate, gli alcolici, le bevande gassate e con caffeina, i cibi grassi, processati o fritti. Evitare di fumare e fare attenzione alla dieta. Anche assumere antiacidi è consigliato.
La gengivite gravidica è un’infiammazione delle gengive tipica della gravidanza, causata dagli squilibri ormonali che l’organismo femminile affronta nei nove mesi di gestazione. In particolare, sono gli alti livelli di progesterone a portare più sangue verso le gengive. Tanti i rimedi utili da usare, come impacchi di camomilla, gargarismi con il sale: prima, però, è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico curante.
Nonostante il concepimento sia appena avvenuto, si possono verificare sintomi quali nausea, stanchezza e sensibilità al seno. È importante adottare uno stile di vita sano, evitando alcol, fumo e cibi a rischio. Consultate fin da subito un ginecologo e seguite le sue indicazioni in fatto di alimentazione, accorgimenti da mettere in atto e visite mediche, fondamentali per il monitoraggio. Attenzione a sintomi insoliti o preoccupanti. Cercate supporto emotivo e informazioni affidabili.
Il tonno in scatola in gravidanza andrebbe sempre limitato. In primo luogo, perché il tonno è un pesce grande e molto longevo, che quindi potrebbe contenere nei suoi tessuti molto mercurio, potenzialmente dannoso per lo sviluppo neurologico del feto. Inoltre, il tonno in scatola, come tutti i cibi conservati, contiene moltissimo sale. Il tonno affumicato, infine, andrebbe proprio depennato dalla lista della spesa, perché è pesce crudo.
Sì, l’hummus – una preparazione della cucina mediorientale a base di ceci, tahina, aglio e olio – può essere consumato durante la gravidanza come parte di una dieta sana, a meno che non si abbiano allergie o intolleranze specifiche. Unico accorgimento? Assicuratevi che sia stato preparato in modo sicuro, utilizzando ingredienti freschi e conservandolo correttamente. Consultate sempre il vostro medico per consigli personalizzati sulla vostra dieta durante la dolce attesa.
La camera gestazionale è il luogo del grembo materno dove l’embrione cresce e si sviluppa nella cavità uterina. Ospita anche il sacco uterino. La sacca gestazionale, come è anche definita, potrebbe non vedersi subito, dal momento che alla quinta-sesta settimana di gestazione potrebbe essere ancora troppo presto, soprattutto se si è calcolata non correttamente la presunta data del concepimento.
Sì, mangiare una granita durante la gravidanza è generalmente considerato sicuro. La granita è una bevanda rinfrescante a base di acqua, zucchero e succo di frutta o estratto di caffè. Poiché non contiene uova crude o altri ingredienti potenzialmente rischiosi, non presenta particolari rischi per la salute durante la dolce attesa. Purché sia realizzata con ingredienti freschi e igienicamente preparati per evitare eventuali contaminazioni batteriche.
Gli sbalzi d’umore in gravidanza sono una condizione normale e fisiologica, che si manifesta a causa dei cambiamenti ormonali che il corpo femminile affrontare durante i 9 mesi di gestazione. Per affrontarli bisogna prima di tutto accettarli e imparare a conviverci, senza dimenticare che il supporto di persone amiche o di personale medico è fondamentale. Mangiare sano, muoversi e rilassarsi sono rimedi utili per non sottostare ai continui sbalzi umorali.
Le afte, o ulcere orali, sono piccole lesioni dolorose che possono comparire in bocca, e non è raro soffrirne ad inizio gravidanza. Le possibile cause? Potrebbero essere dovute a cambiamenti ormonali, ad una ridotta funzione del sistema immunitario o a determinate carenze vitaminiche. Gli ormoni durante la gravidanza possono influenzare le mucose della bocca, rendendole più sensibili alle irritazioni. Inoltre, il sistema immunitario può risultare compromesso, rendendone più facile lo sviluppo.
Lo stress in gravidanza può causare problemi sia alla madre che al bambino. Non va sottovalutato e, anzi, è bene prendere tutte le precauzioni possibili per risolverlo. Ma come si affronta lo stress in gravidanza? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Luciana Reginato, psicologa.
Anche durante la gravidanza è possibile sviluppare l’infezione del fuoco di Sant’Antonio, noto come herpes zoster. I sintomi includono prurito, bruciore e la comparsa di vescicole piene di liquido. Il trattamento prevede l’uso di pomate antivirali a base di aciclovir per alleviare il fastidio e promuovere la guarigione. Il paracetamolo può essere utilizzato per il controllo del dolore. In caso di sovrainfezioni batteriche, è necessario consultare il medico.
In gravidanza bisogna prestare molta attenzione alla verdura consumata cruda e alla frutta, per il rischio di toxoplasmosi e altre malattie potenzialmente dannose per il bimbo che si porta in grembo. Frutta e verdura si devono lavare bene e c’è chi utilizza bicarbonato di sodio e Amuchina, anche se a volte basta semplicemente sciacquare bene gli alimenti che stiamo per portare sulle nostre tavole.