L’anemia mediterranea, nota anche come talassemia, è un disturbo del sangue ereditario e caratterizzato da una produzione insufficiente di emoglobina. I sintomi includono stanchezza, pallore della pelle, debolezza, palpitazioni, ittero e, nei casi più gravi, ingrossamento della milza e crescita ritardata. È più comune nelle regioni mediterranee, da qui il suo nome, anche se chiunque può esserne colpito. Trattandosi di una malattia cronica, richiede trattamenti a lungo termine.
Kijimea Colon Irritabile PRO è un dispositivo medico che contiene al suo interno B. bifidum HI-MIMBb75, principio attivo utile per curare tutti i sintomi e i disturbi della sindrome da colon irritabile. Non ha particolari controindicazioni e non sono noti effetti collaterali, per un farmaco che è ben tollerato da tutti e che si può usare anche in caso di celiachia, diabete, dieta vegetariana o vegana, intolleranza al lattosio.
In caso di sensibilità dentale si possono adottare alcune misure quali: utilizzare dentifrici per denti sensibili, spazzolare delicatamente con uno spazzolino a setole morbide, evitare cibi e bevande molto caldi, freddi, acidi o zuccherati, e considerare l’uso di un dispositivo antibruxismo se si soffre di digrignamento notturno. Questi sono rimedi temporanei: la gestione a lungo termine richiede un trattamento specifico per la causa sottostante, che solo un dentista può fornire.
La renella è una malattia a carico dei reni, che è considerata il preludio dei calcoli renali. Più facile da espellere con le urine rispetto a questi ultimi, di solito non ha bisogno di trattamento, se non di un’adeguata idratazione, di almeno due litri al giorno, meglio se oligominerale. In caso di dolore è bene assumere degli antidolorifici, mentre in caso di infezione, se si teme la pielonefrite, meglio prendere l’antibiotico. L’intervento chirurgico è utile solo in caso di calcoli
La renella nei reni, o sabbia renale, consiste nella formazione di piccoli cristalli solidi nei reni o nelle vie urinarie, che possono causare dolore lombare acuto, sangue nelle urine, nausea, vomito, minzione frequente e urine torbide o puzzolenti. Questa condizione richiede attenzione medica per il trattamento e la prevenzione dei calcoli renali. L’idratazione abbondante, farmaci, terapie a onde d’urto e, in casi gravi, l’intervento chirurgico possono essere necessari per affrontarla.
La febbre del Nilo è un’infezione provocata da un virus, che si trasmette tramite puntura di una zanzara infetta. Presente anche in Europa dagli anni Cinquanta, i casi in Italia sono in aumento: gli esperti di malattie tropicali suggeriscono che questa infezione e altre come la Dengue sono in crescita a causa dei cambiamenti climatici, che provocano estate più calde e lunghe. I sintomi non sono spesso presenti e questo rende difficile la diagnosi. Non ci sono cure o vaccini
Il Covid in Italia è tornato a circolare. Da agosto a settembre i casi sono aumentati notevolmente e, purtroppo, anche i decessi. I pazienti più colpiti sono quelli fragili, anziani e immunodepressi. La variante che circola appartiene alla famiglia
Il progesterone è un ormone steroideo, precursore degli ormoni androgeni e degli ormoni della corteccia surrenale. Viene prodotto dal corpo luteo per poter aiutare l’organismo femminile a prepararsi a una possibile gravidanza o ad accogliere nell’utero l’ovulo fecondato. Integrazioni di questo ormone sono utili in caso di minaccia di aborto, problemi di ovulazione, fecondazione assistita e altri casi in cui si diagnostica una sua preoccupante carenza.
La tiamina o vitamina B1 è una vitamina preziosa per l’organismo, in particolare nella fase della crescita dei bambini. Aiuta, infatti, il corretto funzionamento di molti distretti del corpo. Essendo una vitamina del gruppo B, è idrosolubile, quindi l’organismo non può immagazzinarla: possiamo però fare un pieno di tiamina con l’alimentazione quotidiana, anche perché è presente in molti alimenti come legumi, uova, carne di maiale, frutta secca e fresca, cereali arricchiti per la colazione
Antibiotici e fermenti lattici vanno assunti insieme? Sì e no è la risposta degli esperti. Possiamo prenderli in contemporanea se vogliamo evitare tutti quei disturbi derivanti dal trattamento per curare le infezioni batteriche, come la diarrea. Dovremmo però continuare anche in seguito, perché gli antibiotici tendono a minare il delicato equilibrio della flora batterica intestinale che, invece, i probiotici aiutano a mantenere.