Le afte in bocca non sono contagiose e non si trasmettono da persona a persona. Queste ulcere dolorose si sviluppano principalmente a causa di traumi meccanici, stress, alimentazione e problemi immunitari. E’ possibile alleviare i sintomi ed accelerare la guarigione mediante risciacqui con soluzioni antinfiammatorie, l’uso di prodotti specifici per il dolore, il non consumo di cibi irritanti, una buona igiene orale e rimedi casalinghi. Generalmente guariscono in due settimane.
Sì, l’hummus – una preparazione della cucina mediorientale a base di ceci, tahina, aglio e olio – può essere consumato durante la gravidanza come parte di una dieta sana, a meno che non si abbiano allergie o intolleranze specifiche. Unico accorgimento? Assicuratevi che sia stato preparato in modo sicuro, utilizzando ingredienti freschi e conservandolo correttamente. Consultate sempre il vostro medico per consigli personalizzati sulla vostra dieta durante la dolce attesa.
Le infezioni in piscina sono molto comuni a causa di acqua, umidità, promiscuità in ambienti in cui bisogna prestare attenzione. Se si ha un’infezione in corso è bene non frequentare tali luoghi, per evitare di contagiare gli altri frequentatori. Gli esperti consigliano di non camminare mai scalzi, di non sedersi mai per terra o a bordo piscina, di sciacquarsi sempre bene i piedi, di non condividere asciugamani o altri oggetti personali.
La devitalizzazione di un dente è necessaria quando la polpa è infiammata o infetta. Dolore persistente, sensibilità al caldo/freddo o gonfiore possono indicare la necessità del trattamento. È importante consultare un dentista per una valutazione accurata e decidere se la devitalizzazione sia la soluzione migliore. Prevenirla è possibile grazie a una buona igiene orale, visite regolari dal dentista e protezione dai traumi. La durata media di un dente devitalizzato dipende anche dalla sua cura.
La camera gestazionale è il luogo del grembo materno dove l’embrione cresce e si sviluppa nella cavità uterina. Ospita anche il sacco uterino. La sacca gestazionale, come è anche definita, potrebbe non vedersi subito, dal momento che alla quinta-sesta settimana di gestazione potrebbe essere ancora troppo presto, soprattutto se si è calcolata non correttamente la presunta data del concepimento.
Dalle malattie dentali allo scorbuto, dalle carenze di vitamine al diabete, le cause del gonfiore gengivale possono essere davvero tante, e alcune di queste sono gravi, altre innocue, ma pur sempre da non trascurare. Per questa ragione, non bisogna mai sottovalutare questo sintomo, ma consultare il dentista o il medico curante, per individuare l’esatta causa e il trattamento più adeguato.
Sì, mangiare una granita durante la gravidanza è generalmente considerato sicuro. La granita è una bevanda rinfrescante a base di acqua, zucchero e succo di frutta o estratto di caffè. Poiché non contiene uova crude o altri ingredienti potenzialmente rischiosi, non presenta particolari rischi per la salute durante la dolce attesa. Purché sia realizzata con ingredienti freschi e igienicamente preparati per evitare eventuali contaminazioni batteriche.
Dopo l’intervento di cataratta, il tempo necessario per riprendere la guida varia da persona a persona. In genere, la maggior parte dei pazienti può riprendere l’attività di guida entro 24-48 ore dall’intervento. Tuttavia, è fondamentale consultare il proprio oculista per ottenere un’indicazione precisa basata sulle circostanze individuali. Durante la visita post-operatoria, l’oculista valuterà la visione e la capacità di reagire ai segnali stradali prima di autorizzare il ritorno in auto.
Nicetile 500 mg compresse è un farmaco agonista della funzione mitocondriale, dei fattori di crescita e riparativi (NGF) con attività antiossidante nei neuroni del sistema nervoso centrale e periferico. Si usa per proteggere i nervi, per aumentarne il metabolismo ma anche per dimagrire, mantenere il peso costante. Il trattamento dura da due settimane a più mesi, con cicli da concordare con il medico curante, seguendo bene le sue indicazioni terapeutiche.
Il Fuoco di Sant’Antonio o Herpes Zoster è una manifestazione cutanea provocata dal Varicella-Zoster-Virus (VZV), che appartiene alla famiglia degli Herpes virus (lo stesso che causa la varicella). Si ripresenta in periodi in cui il sistema immunitario è indebolito, a causa di stress, malattie, terapie farmacologiche. Più frequente in età avanzata, è contagioso, quindi sarebbe bene evitare di uscire di casa, rimanendo a riposo fino a completa guarigione.