San Valentino, le regole della cooking therapy per ritrovare l’intesa di coppia
Passare il giorno degli innamorati ai fornelli? Secondo gli esperti è un'ottima idea. Ecco quali sono i benefici per il rapporto di coppia
C’era da aspettarselo: nemmeno San Valentino non poteva che essere travolto dall’ondata di successo che l’arte culinaria sta cavalcando in questi anni. Capita così che fra i modi per trascorrere il giorno degli innamorati sia inclusa anche la cooking therapy, una giornata passata in cucina tra pentole e formelli per ritrovare l’intesa all’interno della coppia. A consigliarla sono gli esperti coinvolti in uno degli ultimi studi dell’osservatorio Polli Cooking Lab, da cui emerge che sessuologi, chef stellati e psicologi sembrano avere pochi dubbi a proposito: in cucina non si accendono solo i fornelli, ma anche il fuoco dell’amore.
La cooking therapy riunisce infatti diversi elementi di seduzione, dalla simpatia alla sicurezza e all’originalità mostrata ai fornelli, armi alla portata non solo di “lei” ma anche di “lui”. Lo stupore, il coinvolgimento e la stimolazione dei sensi che ne derivano sono le micce ideali per riaccendere l’intesa. Per di più la scelta di passare la serata fra le mura domestiche offre più spazio per momenti intimi e per romantici e sereni tête-à-tête al riparo da da occhi indiscreti.
Gli assi nella manica del grembiule da cucina
Dallo studio del Polli Cooking Lab emergono anche i punti forti della cucina, che riesce a “risvegliare i sensi assopiti dalla routine della vita quotidiana” e permette di “rivalutare l’importanza del ruolo del gioco e del desiderio di conoscersi sempre più a fondo”. Tutto ciò non toglie però importanza alla scelta delle ricette più adatte, che devono essere intriganti e capaci di far scoccare la scintilla della passione e di di rendere la serata più coinvolgente.
Gli chef consigliano di puntare sul colore dei piatti, sui profumi e sul gusto, che se giustamente combinati permettono di regalare un’esperienza sensoriale appagante che aiuta a far scoccare la scintilla della passione. Un occhio di riguardo va però anche alla leggerezza, soprattutto quando si cucina per una donna: l’unione fra semplicità e gusto riuscirà a stupire lasciando il segno.
La cosa importante è che alla base ci devono essere tutti ingredienti leggeri ma soprattutto di qualità, legati alla nostra Terra e che racchiudono, quindi, tutta la bontà e la genuinità del Bel Paese
spiega Viviana Varese, chef pluripremiato del ristorante “Alice” di Milano.
Ma ciò che fa davvero la differenza sono in colori che si portano in tavola: utilizzare quindi il rosso dei pomodori, delle barbabietole o dei peperoni piuttosto che i saporiti gamberi rossi di Sicilia o quello di uno dei frutti più popolari, le fragole. Presentare un piatto a base di piselli, dando un pizzico di ironia alla cena non può certo guastare.
Altro aspetto fondamentale è creare la giusta atmosfera a tavola.
Per l’occasione
consiglia Enrico Cerea, chef del tristellato ristorante “Da Vittorio” di Bergamo,
bisogna lavorare sull’ambiente, non tralasciando l’effetto delle luci, ma anche sulla musica, perché il tutto farà poi da cornice al magico gioco degli sguardi a tavola.
Foto | da Flickr di Skley
Le regole d’oro della cooking therapy a San Valentino
Un piatto speciale presentato nella giusta cornice può insomma permettere di colpire dritto al cuore di qualcuno. Ma come mettere in pratica la cooking therapy senza sbagliare?
Ecco le 5 regole d’oro messe a punto dal Polli Cooking Lab:
-
Al supermercato, insieme
Fare la spesa l’uno accanto all’altro è un buon metodo per ricreare l’affiatamento nella coppia. Sfilare a braccetto tra le corsie del supermercato apporta benefici sia alla complicità, sia alle papille gustative di entrambi, visto che si può trovare un giusto compromesso tra i differenti gusti preferiti. -
Che il buon gusto sia con voi!
Da non sottovalutare è l’importanza dell’ambiente dove verrà consumata la cena di San Valentino: colori accesi, profumi intensi sono in grado di appagare la vista e l’olfatto, due sensi in grado di rilassare i muscoli e scaricare tutte le tensioni accumulate nel corso delle lunghe giornate lavorative. -
Parola d’ordine: toccare!
Non solo gusto, vista e olfatto: un ulteriore senso da soddisfare è il tatto. La preparazione delle pietanze toccando e manipolando gli alimenti è in grado di stimolare anche tutti gli altri quattro sensi e accendere la passione. -
Anche l’orecchio vuole la sua parte
Per completare l’esperienza multisensoriale, occorre appagare anche l’ultimo dei cinque sensi non ancora contemplato dalle regole d’oro per la Cooking Therapy di San Valentino: l’udito. Gli esperti consigliano di creare una playlist apprezzata da entrambi, che ricordi un episodio particolare della propria vita di coppia, capace di ricaricare l’energia e di creare la giusta atmosfera. -
La sensualità dei movimenti è importante
Sfiorarsi, toccarsi le mani vicendevolmente preparando un gustosissimo piatto. Le movenze e la gestualità possono ravvivare la passione nella coppia, facendo scoppiare la passione in un momento intenso di complicità.
Foto | da Flickr di Thai Jasmine (Smile..smile…Smile..)
- Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su App Store e su Google Play ed è gratuita.