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“Dalla pandemia abbiamo compreso l’importanza cruciale degli operatori sanitari, che devono rimanere al centro della nostra attenzione”. Queste le parole del ministro della Salute, Orazio Schillaci, pronunciate il 7 aprile 2025 durante la Giornata Nazionale del Personale Sanitario e Sociosanitario.
Il ministro ha evidenziato come la pandemia abbia avuto un impatto profondo sulla vita di tutti, rivelando le lacune del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Schillaci ha sottolineato l’importanza di apprendere dagli errori del passato, in particolare per quanto riguarda la medicina territoriale. “Stiamo lavorando per rendere la sanità più moderna e vicina ai cittadini”, ha dichiarato, aggiungendo che il settore ha subito cambiamenti significativi, richiedendo nuove competenze per affrontare le sfide future, dalla telemedicina alla medicina digitale.
Nonostante un aumento del personale sanitario negli ultimi anni, il ministro ha messo in luce una persistente carenza di operatori, un problema che si è aggravato dopo il 2020. “Dobbiamo affrontare anche la disaffezione verso il servizio sanitario pubblico, che complica il reclutamento di professionisti“, ha continuato Schillaci, evidenziando l’aumento delle pensioni e le difficili condizioni di lavoro che ostacolano un equilibrio tra vita professionale e privata. “Stiamo lavorando per garantire una forza lavoro adeguata e competenze aggiornate“, ha concluso.
Entro il 2026 pronte le case di comunitÃ
“Non possiamo più permetterci di procrastinare il potenziamento della medicina generale e l’efficientamento della medicina di prossimità , necessari per una migliore gestione dei pazienti cronici“. Queste le affermazioni del ministro Orazio Schillaci, che ha parlato delle case di comunità durante la Giornata Nazionale delle Professioni Sanitarie e Sociosanitarie. Il ministro ha assicurato che entro il 2026 saranno completate le nuove strutture territoriali, fondamentali per il rafforzamento dell’assistenza sul territorio, che ha dimostrato le sue vulnerabilità durante la pandemia.
Schillaci ha informato che il 70% delle strutture è già in fase di costruzione e che i lavori procedono secondo il programma del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tuttavia, ha avvertito che per rendere queste strutture pienamente operative è necessario un adeguato personale. “Con la legge di bilancio del 2024 abbiamo stanziato risorse per le Regioni, con 250 milioni previsti per il 2025 e 350 milioni per il 2026″, ha dichiarato. “Dobbiamo avere il coraggio di cambiare. I modelli attuali, risalenti a quasi 47 anni fa, non sono più adatti alle esigenze odierne. Su questo punto credo che ci sia un consenso generale“.