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Sclerosi multipla, il Cnr propone la riabilitazione computerizzata

I ricercatori del Cnr di Catanzaro hanno messo a punto un nuovo protocollo di riabilitazione computerizzata per la sclerosi multipla

Sclerosi multipla, il Cnr propone la riabilitazione computerizzata

L’Istituto di Scienze Neurologiche del Cnr di Catanzaro ha messo a punto un innovativo metodo di riabilitazione computerizzata per far fronte ai deficit dell’attenzione e della memoria con cui ha a che chi soffre di sclerosi multipla. La validità del nuovo protocollo è stata dimostrata da uno studio pubblicato da Antonio Cerasa e colleghi sulla rivista Neurorehabilitation & Neural Repair.

Insieme ai disturbi motori, il declino cognitivo è uno dei sintomi più comuni manifestati dal 40-60% dei pazienti affetti da sclerosi multipla. Ritardare questo declino è uno degli obiettivi principali nella gestione di questi pazienti. Come ha spiegato Cerasa,

per ottenerlo esistono due vie: la riabilitazione cognitiva e il trattamento farmacologico a cui però spesso i pazienti non possono essere sottoposti in quanto sufficiente solo a ridurre l’infiammazione a livello cerebrale.

I risultati del nuovo studio dimostrano che una riabilitazione cognitiva intensiva basata sull’uso del computer studiata appositamente per chi soffre di questo tipo di problemi rappresenta una valida opzione terapeutica.

L’obiettivo del nuovo protocollo di riabilitazione, ha precisato il ricercatore, è

recuperare le funzioni neuropsicologiche alterate dalla patologia cerebrale e quindi a migliorare l’attenzione, una specifica funzione cognitiva che regola l’attività dei processi mentali, filtrando e organizzando le informazioni provenienti dall’ambiente allo scopo di emettere una risposta adeguata.

Analizzando l’attività del cervello tramite risonanza magnetica funzionale, gli esperti del Cnr hanno confrontato gli effetti della riabilitazione cognitiva con quelli di un trattamento placebo.

Dopo due mesi il gruppo sperimentale mostrava un miglioramento nelle funzioni attentive e, in risonanza magnetica, un aumento di attività cerebrale in specifiche regioni

ha spiegato Cerasa.

La speranza è che i risultati di questa ricerca possano rivoluzionare i paradigmi classici di riabilitazione presso i centri sanitari pubblici.

In Italia è 1 abitante su 1026 a soffrire di sclerosi multipla, per un totale di 58.500 casi in tutto il paese.

Via | Neurorehabilitation & Neural Repair
Foto | Flickr

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