Sclerosi multipla: rischi maggiori per chi vive nelle aree urbane
Vivere in zone particolarmente inquinate è collegato a un maggiore rischio di ammalarsi di sclerosi multipla . La conferma arriva da questo nuovo studio.
Tra i fattori di rischio della sclerosi multipla potrebbe esservi l’inquinamento. Lo suggerisce uno studio italiano presentato al Congresso virtuale dell’Accademia europea di neurologia, secondo cui l’inquinamento atmosferico potrebbe dunque aumentare il rischio di soffrire di questa malattia.
Gli esperti spiegano infatti che il particolato (PM), vale a dire una miscela di particelle e goccioline presenti nell’aria, è collegato allo sviluppo di svariate malattie, e potrebbe aumentare il rischio di ammalarsi di sclerosi multipla.
Il rischio, per coloro che vivono nelle aree più urbanizzate, sarebbe maggiore del 29%, secondo quanto emerso dallo studio condotto su un campione di 900 pazienti. Gli esperti hanno condotto le loro analisi durante la stagione invernale, quando si rilevano le più alte concentrazioni di inquinanti, e si sono concentrati sulla zona nord-occidentale della Lombardia.
È ben noto che le malattie immunitarie come la SM sono associate a molteplici fattori, sia genetici che ambientali. Alcuni fattori ambientali, come i livelli di vitamina D, il fumo e le proprie abitudini, sono state ampiamente studiate, ma pochi studi si sono concentrati sugli inquinanti atmosferici. Riteniamo che l’inquinamento atmosferico interagisca attraverso diversi meccanismi sullo sviluppo della sclerosi multipla, e i risultati di questo studio rafforzino tale ipotesi.
Gli autori ricordano che i sintomi della malattia possono presentarsi con una gravità variabile, e comprendono affaticamento, difficoltà di deambulazione, intorpidimento, dolore e spasmi muscolari.
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via | MedicalXpress