I geni dell’invecchiamento, per vivere a lungo premi l’interruttore giusto
Scoperti i geni legati all'invecchiamento precoce, non resta che creare un interruttore per riaccenderli. Riusciranno i nostri eroi?
Viviamo sempre più a lungo, ma ahinoi alla maggiore durata dei nostri giorni non corrisponde un aumento della qualità della vita. Aumentano, infatti, gli anni trascorsi convivendo con malattie croniche, anche molto gravi e debilitanti.
La vera sfida sarebbe vivere più sani e più a lungo. Per farlo occorre intervenire, direttamente o indirettamente, sui processi epigenetici legati all’invecchiamento precoce. Dall’inquinamento alle abitudini alimentari scorrette, dallo stile di vita alle dipendenze tutto influisce sull’espressione dei nostri geni.
I fattori epigenetici, secondo quanto scoperto da un recente studio del King’s College of London, pubblicato su PLoS Genetics, agiscono direttamente su un gruppo di geni legato ai processi di invecchiamento dell’organismo. In pratica spengono alcuni interruttori cruciali per rimanere giovani.
Si tratta di una svolta importante nella ricerca sull’invecchiamento. Usare questi geni come target, vale a dire creare terapie mirate a riattivare i geni spenti dai processi di invecchiamento, potrebbe infatti farci invecchiare bene e portarci a vivere più a lungo, con una qualità della vita decisamente migliore.
Foto | Flickr