Scorpacciata di vitamina E per proteggere i polmoni delle donne
Lo sostiene uno studio della Cornell University presentato in occasione di una conferenza a New Orleans: assumere regolarmente vitamina E protegge i polmoni delle donne e diminuisce del 10% il rischio di Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) sia nelle fumatrici sia in chi non fuma. La vitamina E è considerata l’antiossidante per eccellenza e grazie […]
Lo sostiene uno studio della Cornell University presentato in occasione di una conferenza a New Orleans: assumere regolarmente vitamina E protegge i polmoni delle donne e diminuisce del 10% il rischio di Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) sia nelle fumatrici sia in chi non fuma.
La vitamina E è considerata l’antiossidante per eccellenza e grazie all’enzima carnosina fa piazza pulita dei radicali liberi. E’ utile nella prevenzione dell’arteriosclerosi, efficace nelle malattie cardiovascolari, fondamentale nella prevenzione del cancro, indispensabile per il corretto funzionamento dei muscoli, migliora il sistema immunitario, necessaria per una adeguata funzionalità dell’apparato riproduttivo. E’ anche un’antitrombina (previene la formazione di trombi). Viene distrutta da qualsiasi tipo di frittura, dai raggi ultravioletti, dall’ambiente alcalino, dall’ossigeno e dai sali ferrosi. L’assunzione di estrogeni, presenti nella pillola contraccettiva, può neutralizzarne l’effetto.
Ottime fonti vegetali di vitamina E sono: l’olio di germe di grano, gli olii vegetali spremuti a freddo (soia, arachidi, mais, olive, etc.), il tuorlo d’uovo, i semi interi e noci, gli ortaggi come broccoli e cavolfiori e anche la frutta.
I ricercatori hanno analizzato i dati di uno studio terminato nel 2004 su 40.000 donne che mirava a determinare gli effetti di aspirina e vitamina E sulle malattie cardiovascolari e sul cancro sul gentil sesso.
Alle partecipanti venivano somministrati 600 milligrammi di vitamina o un placebo. Il risultato è stata una minore frequenza della BPCO ma non di altre malattie polmonari come l’asma sulle pazienti che assumevano vitamina E.
“Se i risultati dello studio saranno confermati da altre ricerche -ha affermato Anne Hermetet Agler, autrice della ricerca- i medici potrebbero raccomandare la vitamina E per prevenire la BPCO. Bisogna tenere conto però che questa molecola ha delle controindicazioni, quindi sarà necessario analizzare bene il rapporto costi-benefici“.
Via | Science Daily