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Screening oncologici, le linee guida

Screening oncologici, quali sono le linee guida? Ecco tutto quello che dovremmo sapere: la prevenzione è importante!

Screening oncologici, le linee guida

Gli screening oncologici sono uno strumento di prevenzione importante, sia nella donna sia nell’uomo. Diversi gli esami gratuiti ai quali si possono accedere tramite il servizio nazionale di screening. Sarebbe bene seguire con attenzione il calendario previsto e usufruire di queste opportunità che ci vengono date per un’eventuale diagnosi precoce di un cancro.

Gli screening oncologici sono un vero e proprio investimento per la salute, per ridurre la mortalità e aumentare la sopravvivenza nei pazienti colpiti. Di solito è il proprio medico di base a indicare al servizio di screening i propri pazienti che possono rientrare nel programma di screening. Possiamo chiedere informazioni a lui per capire se siamo stati inseriti oppure no.

Screening oncologici, linee guida

I tre principali strumenti di screening riguardano l’individuazione precoce di tre tipi di tumori: il tumore alla mammella, il tumore del colon-retto, il tumore della cervice uterina.

Grazie agli screening si migliora la diagnosi, riducendo al tempo stesso la mortalità. Lo screening per la diagnosi precoce del tumore mammario di solito è rivolto alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni: ogni due anni è consigliabile eseguire una mammografia. Alcune regioni propongono screening tra i 45 e i 74 anni.

Lo screening del tumore del colon-retto, presente sia tra le donne sia tra gli uomini, si esegue tramite il test del sangue occulto nelle feci, da ripetere ogni 2 anni nelle persone con età tra i 50 e i 69 anni.

Infine, lo screening del tumore della cervice uterina che, secondo le linee guida, dovrebbero fare ogni 3 anni tutte le donne tra i 25 e i 64 anni, tramite il pap test. In alcune regioni è stato introdotto il test HPV che si ripete ogni 5 anni.

Foto iStock

Via | Ministero della Salute

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