Scuola, per il rientro è necessario il doppio tampone negativo
Per rientrare a scuola dopo un caso sospetto o accertato di Covid-19 sono necessari il doppio tampone negativo e il certificato medico
La riapertura delle scuole è stata uno dei punti su cui il Governo ha lavorato moltissimo, varando una serie di regole per proteggere la comunità senza impedire ai ragazzi di tornare sui banchi. In questi primi giorni di scuola sono state tante le classi poste in quarantena perché un alunno o un genitore sono risultati positivi. Un inconveniente che era stato messo in conto e che fa parte della convivenza con il virus.
I contatti dei positivi però sono tracciati, viene imposta la quarantena e si agisce sempre mettendo al primo posto la prudenza. Il discorso, ormai da mesi, è sempre lo stesso: se tutti rispettano le regole, i contagi saranno minimi e soprattutto tracciati.
Se si isolano i positivi e i casi sospetti, si evita la diffusione del virus e si riesce a vivere normalmente, senza ripiombare nell’incubo della scorsa primavera.
A scuola i casi sospetti vanno tutti controllati e se alunni o adulti, presentano temperatura corporea superiore a 37,5°C o sintomi compatibili con il Covid-19, si deve fare il tampone ed, eventualmente, la quarantena.
Una delle regole da rispettare a scuola riguarda il rientro di un bambino o un adulto che sono stati positivi al Covid-19 e sono guariti. Se un bambino ha avuto il Coronavirus, per rientrare a scuola deve risultare negativo a due tamponi fatti a distanza di 48 ore. Solo così si potrà essere sicuri al 100% che è guarito del tutto.
Dopo aver avuto l’esito dei due tamponi negativi, il pediatra (o il medico di famiglia) deve rilasciare un certificato medico.
Una delle proteste più insistenti riguarda il fatto che in ospedale i risultati dei tamponi si hanno in quattro ore, privatamente passano anche 4 – 5 giorni. Durante questa lunga attesa le famiglie restano nel limbo perché i bambini non possono rientrare a scuola senza i risultati dei test.
Il Coronavirus non è uno scherzo, ha stravolto le nostre vite e ha causato la morte di migliaia di persone, serve un po’ di pazienza… anche perché non ci sono alternative.
Per ulteriori informazioni consultate il sito del Ministero della Salute.