Seasonal Affective Disorders: come scacciare via la malinconia e sentirsi meglio
Sarà perchè veniamo tutti da una settimana di ora solare che ha portato il buio nei nostri pomeriggi oppure sarà stata la congiuntura negativa con Marte e la poco fortunata coincidenza che ha anche iniziato a piovere! Non so, fatto sta che ci sono facce poco allegre in giro. E allora, rifletto sul perchè azzardando […]
Sarà perchè veniamo tutti da una settimana di ora solare che ha portato il buio nei nostri pomeriggi oppure sarà stata la congiuntura negativa con Marte e la poco fortunata coincidenza che ha anche iniziato a piovere! Non so, fatto sta che ci sono facce poco allegre in giro. E allora, rifletto sul perchè azzardando risposte o ipotesi di risposte che mi fanno venire in mente una sola parola: spleen.
Eccolo lì, in agguato. Pronto a saltarti addosso quando meno te lo aspetti o, forse, in realtà, sai già da tempo che sta covando dentro l’angolo più remoto della tua anima, ma speri che resti lì sotto, dove nessuno, neppure tu, puoi vederlo. E, invece, oggi l’ho incrociato più volte sul mio cammino: me lo sono sentito addosso al risveglio quando, appena aperti gli occhi, mi sono accorta che il sole non c’era e il cielo era chiuso da una saracinesca grigio piombo. Poi l’ho rivisto di nuovo negli occhi di una mia collega: spenti, lucidi e vuoti come quando hai smesso di cercare qualcosa che desideri da tempo.
E tu che ora mi stai leggendo? Anche tu hai dentro di te quell’amaro senso della vita che scorre sempre uguale, senza nulla che regali un sorriso alla tua anima stanca? Forse domani sarà già andato via: magari sarà tornato al suo letargo e tornerà di nuovo a spegnere la piccola luce che ogni giorno accendiamo nei nostri cuori.
Unica consolazione è la teoria della stagionalità: gli esperti chiamano questo grande senso di vuoto con l’altisonante nome di Seasonal Affective Disorders o Sad che, neanche a farlo apposta, in inglese significa triste. Malinconia, depressione, tristezza, disturbi del sonno e dell’appetito sono i sintomi di questa sindrome che colpisce, prevalentemente le donne, quando le giornate si accorciano.
Dall’America, come sempre, arriva oltre alla malattia, anche il rimedio: la light therapy. Secondo gli esperti l’esposizione per almeno mezz’ora al giorno ad una forte fonte di luce migliora l’umore nel giro di 2-4 giorni. Qualche rimedio arriva anche dalla Francia: per combattere il blues autunnale bisogna procurarsi una light box, ovvero un simulatore di alba che possa illuminare la nostra stanza da letto al risveglio stimolando gli ormoni del buon umore.
Ma se vogliamo essere più pratici c’è un consiglio che ho personalmente sperimentato: fare attività fisica. Non ha importanza cosa si fa: dalla camminata a passo svelto, alla bicicletta, al nuoto, all’aerobica o al ballo. Qualunque attività che metta in movimento i muscoli viene in soccorso dell’umore stimolando la produzione della serotonina.
Intanto, in attesa di procurarmi una lampada adatta o di trovare la forza per andare in palestra a cercare la mia serotonina perduta, mi consolo con un po’ di sano cioccolato fondente: lo sanno tutti ormai che contiene un antidepressivo naturale, l’anandamide. Così, per una volta, potremo sacrificare la linea cercando di risollevarci l’umore e aspettando che lo spleen torni nei suoi fondali oscuri e ci lasci respirare la vita.
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