Sedentarietà da smartworking, quali sono le conseguenze per la nostra salute? La quarantena ha aumentato il carico di lavoro per molte persone, costrette a stare diverse ore davanti a uno schermo, per lavorare o per studiare. Una sorta di sedentarietà forzata per milioni di persone, che può avere risvolti pesanti sulla salute fisica. Lo sapete che a causa lockdown le persone soffrono di più di mal di schiena?
Secondo una ricerca pubblicata sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, infatti, si è passati dal 38,8% del pre quarantena al 43,8% dopo il lockdown, con una crescita dell’11%. Le persone più colpite sono quelle con età compresa tra i 35 e i 49 anni, che avevano un indice di massa corporea uguale o superiore al 30, sottoposti ad alti livelli di stress e a sedentarietà prolungata, senza praticare attività fisica.
Non solo mal di schiena. Altri malesseri tipici di questo periodo sono problemi al collo, alle spalle, al torace, alle gambe. A riportare maggiore dolore le donne.
Sedentarietà in quarantena: bastano 2 settimane per danneggiare la salute
Gli esperti offrono utili consigli per poter rimediare se non possiamo proprio fare a meno di stare seduti per così tante ore al giorno. Paolo Tenconi, medico, preparatore atletico professionista e allenatore Uefa B, spiega:
Il mal di schiena continua a essere ancora oggi una delle condizioni di malessere più frequenti a livello globale, accentuato soprattutto nell’ultimo anno dall’emergenza sanitaria e dall’eccessiva sedentarietà. Rimanere seduti troppo a lungo, assumendo una posizione scorretta, e non distogliere lo sguardo dal computer effettuando delle pause sono tutte problematiche che causano dolori alla colonna vertebrale.
Ecco cosa iniziare a fare fin da subito!
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