Sesso e dermatologia, anche dopo i 65 anni attenzione ai rischi per la pelle
L'esperienza accumulata negli anni non è sempre sufficiente a proteggere la salute. Ecco i rischi più frequenti nella terza età
Il sesso non è un’esclusiva dei giovani. A confermarlo sono le informazioni raccolte da un’indagine Censis sulla sessualità nella terza età: tra i 61 e i 70 anni 7 persone su 10 sono sessualmente attive e anche tra i 71 e gli 80 sono molti (ben 4 su 10) gli italiani che dichiarano di avere rapporti sessuali regolari. Purtroppo, però, l’esperienza accumulata negli anni non fa sempre a differenza e anche gli over 65 si trovano a dover affrontare malattie dermatologiche che contraggono proprio attraverso i rapporti sessuali.
A portare l’attenzione sull’argomento è Fabio Rinaldi, dermatologo presidente dell’International Hair Research Foundation, secondo cui i due problemi principali sono la candida e i condilomi.
Per malattie come la candida vaginale l’incidenza aumenta con l’avanzare dell’età
spiega l’esperto, aggiungendo che i rischi sono ancora maggiori in presenza di patologie com il diabete o altre malattie che richiedono l’assunzione di farmaci come cortisonici o altri antinfiammatori particolari.
In questo caso
spiega Rinaldi
aumenta la sensibilità e quindi la possibilità di contrazione di questo fungo.
Un problema in aumento
Secondo Rinaldi i dati parlano chiaro.
Rispetto a una decina di anni fa l’incidenza di patologie quali candida, condilomi o herpes simplex negli over 65 è aumentata del 35%
spiega l’esperto, individuando fra le cause del fenomeno proprio l’aumento dei rapporti sessuali nella terza età che sta accompagnando l’innalzamento della speranza di vita.
Il consiglio del dermatologo è di essere più consapevoli e informati.
Se uno ha il diabete o prende cortisoni o antinfiammatori o certi farmaci per i dolori articolari, è bene che sappia che il rischio di contrarre le suddette patologie può aumentare e che queste si sviluppano ancora più velocemente perché la mucosa diventa più sensibile e irritabile
avverte Rinaldi, aggiungendo qualche consiglio pratico valido anche per chi non ha ancora spento la sessantacinquesima candelina:
non trascurare l’igiene intima e proteggersi con un accurato lavaggio immediatamente dopo il rapporto, con acqua o con un qualsiasi detergente intimo. Inoltre appena compare qualche macchiolina o qualche sintomo di anomalia, è bene sottoporsi alla visita dell’esperto.
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