Quando si parla di malattie esantematiche ci si riferisce sempre al morbillo, alla scarlattina, alla rosolia, alla quarta malattia e alla quinta malattia, scordandosi però che esiste anche la sesta malattia. Nota anche come roseola infantum, si tratta di una malattia infettiva che tende a manifestarsi di più nei bambini di età compresa fra i 6 mesi e i due anni e provoca un tipico esantema con piccolissime papule rosa chiaro che vanno dal collo al torace. Ma quanto dura questa malattia? Come ci si contagia? La sesta malattia quali sintomi provoca? Può colpire anche gli adulti? Ecco alcune informazioni sulla sesta malattia.
La sesta malattia è una malattia infettiva tipica dei lattanti e dei bambini piccoli. È provocata solitamente dall’Herpesvirus umano di tipo 6B (HHV-6B), più raramente dall’Herpesvirus umani di tipo 7. Tende a manifestarsi tutto l’anno, anche se si possono registrare dei picchi dell’infezione in primavera e autunno.
Le principali modalità di trasmissione sono:
Non si sa ancora per quanto il bambino rimanga contagioso, ma anche nella fase pre esantematica potrebbe essere infettivo.
Questa malattia è nota con diversi nomi:
Il termine di sesta malattia deriva dal fatto che è stata la sesta malattia esantematica ad essere scoperta dopo morbillo, scarlattina, rosolia, morbo di Dukes (o quarta malattia o scarlattinetta) ed eritema infettivo (o quinta malattia)
La sesta malattia colpisce tipicamente i neonati (quasi mai al di sotto dei sei mesi a causa della protezione garantita dagli anticorpi materni), molto raramente la si vede negli adulti. In rari casi la patologia può riattivarsi dopo un po’ di tempo, ma non causa sintomi a meno che non ci sia una pregressa condizione di immunodepressione.
Il periodo di incubazione di solito è di 5-15 giorni. La malattia si svolge in due fasi, anche se non sono rari i casi di forme paucisintomatiche o con comparsa di pochissime macchie:
Fase pre-esantematica (3-5 giorni)
Fase esantematica
Nonostante la sesta malattia sia considerata una patologia ad andamento benigno, è possibile che in rari casi si manifestino complicanze. Fra le più comuni, che richiedono il tempestivo intervento del medico, del pediatra o del 118, abbiamo:
La roseola infantum è una malattia tipica dei bambini, motivo per cui la sesta malattia la si vede assai raramente negli adulti. Tuttavia a volte può capitare che un adulto si ammali e in questo caso i sintomi saranno più gravi. La sintomatologia più comune è rappresentata da febbre, difficoltà a deglutire, linfonodi ingrossati e, ovviamente, le tipiche macchie della sesta malattia. Particolarmente a rischio sono i pazienti immunodepressi (anche affetti da HIV), chi ha subito un trapianto d’organo o chi è sottoposto a terapie immunosoppressive.
L’infezione in gravidanza può essere potenzialmente pericolosa per il bambino che la donna porta in grembo, se non ha sviluppato nel corso della sua vita gli anticorpi necessari per proteggersi da una delle più comuni malattie esantematiche. Meglio parlarne con il medico curante per sapere cosa fare se non si è mai venute a contatto con la patologia.
La diagnosi prevede la visita clinica: il tuo medico sospetterà la roseola infantum osservando le tipiche lesioni e l’età di insorgenza, anche in base ai sintomi della sesta malattia riscontrati. È possibile che il medico richieda anche la conferma con test sierologici o isolamento virale, mentre la PCR solitamente viene riservata per le forme di riattivazione del virus.
Visto che spesso la sesta malattia è benigna, raramente vengono effettuati esami come l’isolamento virale o la PCR in quanto abbastanza costosi. Alterazioni del sangue che possono essere osservate sono una forma di leucocitosi nella fase pre-esantematica (aumento del numero di globuli bianchi o leucociti), seguita da una leucopenia (riduzione del numero dei globuli bianchi) e linfocitosi (aumento del numero dei linfociti) durante la fase esantematica.
La roseola infantum solitamente è una malattia infettiva a decorso benigno che non richiede una terapia particolare. Essendo una patologia virale, non ha una terapia specifica, ci si limita a una terapia sintomatica (antipiretici, antinausea e di sostegno).
Importante è mantenere idratato e a riposo il bambino, assicurandosi che continui a mangiare.
I farmaci antivirali si utilizzano solamente nei pazienti immunodepressi con sintomi gravi come l’encefalite.
Non esiste un vaccino per la roseola infantum. Per questo motivo è importante agire sulla prevenzione. Essendo una patologia che si trasmette e diffonde come un qualsiasi raffreddore, tramite aerosol e contatto con pazienti malati, è bene:
Come sottolineato prima, la sesta malattia è una malattia contagiosa che dura per un periodo variabile di tempo. 3-5 giorni di febbre e in seguito 2-3 giorni di macchie che lentamente svaniscono. Dura all’incirca una settimana, ma la situazione potrebbe essere differente per ogni paziente. Di solito si considera guarito il bambino o l’adulto dopo la comparsa delle prime macchie.
La sesta malattia è una malattia esantematica tipica dei neonati che, raramente, si trasmette agli adulti. Solitamente ha decorso benigno e si risolve spontaneamente senza lasciare complicanze. Comunque sia, è sempre bene contattare il proprio pediatra non appena ci si accorge della comparsa dei tipici sintomi della sesta malattia.