Sicurezza alimentare, da oggi provenienza sicura grazie alle nuove etichette delle carni
Il Comitato Permanente per la Catena Alimentare ha approvato nuove norme che impongono l'indicazione del luogo di allevamento e di macellazione di pollame, suini, ovini e caprini
Niente più carni dalla provenienza sconosciuta: a pochi giorni dalle manifestazioni per la tutela del Made in Italy che hanno visto ispezionare camion che trasportavano carne dall’estero attraverso il valico del Brennero e i maiali in piazza Montecitorio il Comitato Permanente per la Catena Alimentare dell’Unione Europea ha approvato a maggioranza il regolamento che impone agli operatori del settore alimentare di indicare sulle etichette delle carni il paese di origine degli animali o il luogo in cui sono stati allevati e macellati. Ad annunciarlo è il Ministero della Salute, precisando che la nuova normativa riguarda le carni avicole, di suino, di ovino e di caprino, sia che si tratti di prodotti freschi, sia che siano refrigerate o congelate.
Secondo il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, il nuovo regolamento
rappresenta un traguardo importante per garantire alimenti sicuri, promuovere la corretta informazione dei consumatori, difendere il loro diritto a poter compiere scelte alimentari informate e nello stesso tempo per contrastare la diffusione delle frodi relative ai prodotti alimentari.
Dello stesso parere è anche Silvia Biasotto, responsabile del Dipartimento di Sicurezza Alimentare, secondo cui
l’origine di un prodotto non è necessariamente simbolo di sicurezza e qualità ma il cittadino deve essere informato.
Più volte, nel passato, abbiamo constatato come la mancanza di questa informazione abbia creato allarmi infondati o non abbia permesso di evitare danni alla salute dei consumatori e al sistema economico
ha commentato Biasotto riferendosi, in particolare, ai casi della cosiddetta “mucca pazza”, dell’influenza aviaria e dei maiali alla diossina.
Nell’ultimo rapporto Italia a Tavola 2013, giunto ormai alla sua X edizione, MDC [il Movimento difesa del cittadino, ndr] e Legambiente hanno infatti raccontato dieci anni di scandali italiani e europei, partendo dalla mucca pazza ai recenti casi della carne di cavallo e dei mirtilli all’Epatite A.
Nel rapporto abbiamo ricordato come, tra un’emergenza e l’altra, sempre più prodotti hanno conquistato l’obbligatorietà dell’origine in etichetta. Con questa novità il consumatore sarà più informato, senza dimenticare il complesso sistema e controlli che lo tutela: secondo Italia a Tavola nel 2012 sono stati svolti oltre 500 mila controlli che hanno portato al sequestro di 28 mila tonnellate di prodotti, per un valore economico di oltre mezzo miliardo di euro.