
MALLORCA, SPAIN - JULY 13: Tourists sunbathe at Magaluf beach on July 13, 2014 in Mallorca, Spain. Magaluf is one of the Britain's favorite holiday destinations popular with sun, beach and clubbers alike. (Photo by David Ramos/Getty Images)
Saranno molti i nostri lettori in procinto di chiudere valigie e sistemare le ultime scadenze lavorative in attesa di partire per le vacanze (a proposito, avete seguito i nostri consigli su come esporre la pelle al sole ed evitare errori pericolosi?): momento di relax meritatissimo e necessario per ricaricare debitamente le batterie, le vacanze dovrebbero essere un’occasione per trarre il massimo beneficio dalla pausa lavorativa, ma spesso e volentieri ciò che le rovina è la sindrome da rientro, che può arrivare a colpire una persona su dieci.
I sintomi della sindrome da rientro si annoverano tra irritabilità, calo di attenzione, mal di testa, difficile digestione della quotidianità e un generico senso di stordimento, quasi a sentirsi “fuori posto” nella vita di tutti i giorni: ciò deriva solitamente da una vacanza esageratamente votata al distacco totale da ciò che siamo normalmente, che provoca una specie di corto circuito mentale e ci lascia irrisolti.
Per prevenirla è necessario fare mente locale su quali sono le particolarità che possono innescare il meccanismo della post vacation syndrome: gli psicologi Giandomenico Bagatin ed Erica Cossettini hanno spiegato come inizi il meccanismo della sindrome da rientro e il modo per neutralizzarlo, perché il trucco sta nel non pensare alle ferie come un momento di sospensione totale delle responsabilità e degli impegni grazie al relax:
La maggior parte delle persone è prigioniera di un pregiudizio, cioè che il riposo e il relax ricarichino le batterie mentali. In realtà, non è così. Per la maggior parte di noi, il lungo riposo estivo acuisce invece i sintomi da stress non appena si rientra alla vita di tutti i giorni. Bisogna imparare a chiudere gli affari irrisolti perché la benzina mentale viene consumata nel tentativo di raggiungere obiettivi […] Ogni obiettivo consuma energia mentale, anche in ferie. Ma quando viene raggiunto pienamente, come per magia la mente si ricarica. È esperienza di tutti che dopo una grande soddisfazione, anche se fino a un attimo prima si era stanchi, ci si sente invece energici e propositivi.
Il consiglio principale è quindi quello di ritagliarsi spazi per sé e piccole soddisfazioni nel corso dell’anno, in modo da potersi godere la vacanza come premio per il raggiungimento di un obiettivo; se si vedessero le ferie come una fuga dalla realtà, con molte questioni irrisolte da trascinarsi dietro, il rientro potrebbe essere traumatico e stressante oltremisura. Insomma, le vacanze sono un premio da conquistarsi durante l’anno: a vederla così, diventeranno ancora più piacevoli.