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Sindrome della capanna: come uscirne?

Sindrome della capanna, come uscirne? I consigli dell'esperto per tornare alla normalità dopo il difficile periodo che abbiamo vissuto

Sindrome della capanna: come uscirne?

Sindrome della capanna: come uscirne? Nell’ultimo anno esperti e psicologi di tutto il mondo hanno dato un nome alla sensazione che tutti, o quasi tutti, hanno avvertito talvolta all’idea di lasciare la propria casa. Paura, ansia, timore di un possibile contagio da Covid-19, preoccupazione di non riuscire a proteggersi “dalle altre persone”, desiderio di rimanere in casa, al sicuro.

Oltre un anno di pandemia, quarantene, distanziamenti, lockdown e isolamenti hanno portato tante persone a sviluppare la cosiddetta sindrome della capanna (o della caverna). Prima di vedere come superare questo problema, facciamo però le dovute distinzioni.

Reazione normale o sindrome della caverna?

In un momento del genere, essere riluttanti all’idea di uscire da casa e di rientrare nella società è del tutto normale. L’ansia è, in questo caso, una sensazione appropriata alla situazione che stiamo vivendo. Le cose cambiano però quando a causa di ansia e paura si finisce per non uscire più.

Alcune persone trovano difficile riuscire a tornare a lavoro, preferiscono continuare a lavorare in smart working. Tante altre hanno smesso di incontrare amici e parenti non conviventi. Insomma, hanno messo in stand by la loro vita.

In tal caso, si parla di “sindrome della caverna”, un problema che in alcuni casi dovrebbe essere affrontato con uno psicoterapeuta. Grazie alla terapia potrete infatti tornare a sentirvi sereni anche nei contesti sociali che includono più persone rispetto alla vostra cerchia ristretta.

Sindrome della capanna: come uscirne? È tutta questione di consapevolezza

Abbiamo visto che, se pensate di soffrire della cosiddetta “Sindrome della capanna”, è importante non adattarsi alla situazione, ma tentare di uscire dalla propria zona di comfort, anche chiedendo aiuto a uno psicologo, se necessario.

Per aiutare i suoi pazienti, lo psichiatra Arthur Bregman consiglia di mettere in pratica il cosiddetto sistema MAV o CAV (Mindfulness, Attitude e Vision, ovvero Consapevolezza, Atteggiamento e Visione).

Il metodo invita innanzitutto ad essere consapevoli di ciò che vi turba del mondo esterno. Restringete il campo, in modo da capire su cosa concentrarvi. A questo punto, provate ad avere un atteggiamento positivo in merito a quel particolare fattore che tanto vi agita. Provate a pensare che uscendo dalla “caverna” potrete andare incontro a nuove opportunità, senza dover necessariamente rinunciare ai dispositivi che vi fanno sentire protetti.

Ripensate alle attività che avete messo da parte a causa della pandemia, e visualizzate gli obiettivi che vi piacerebbe raggiungere adesso che le restrizioni sono meno rigide.

Giorno dopo giorno, uscire dalla vostra zona di comfort vi sembrerà sempre più facile e naturale, e sarete felici di aver compiuto il primo passo.

via | CNN
Foto di Tumisu da Pixabay

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