Sindrome dell’intestino irritato: quale dieta e quali cure seguire?
La colite o sindrome dell'intestino irritato si può controllare con la dieta giusta, che deve contenere fibre, frutta, verdura, pane. E' meglio evitare i latticini e la carne
La Sindrome dell’intestino irritato è manifesta con un’attività disordinata dell’intestino, caratterizzata soprattutto da attacchi improvvisi di diarrea. Il nome comune di questo disturbo è colite, perché il tratto dell’intestino interessato è proprio quello del colon. Tra i sintomi, purtroppo, ci sono anche dolori e crampi addominali, meteorismo, nausea, mal di testa e inevitabile stanchezza.
Come si può diagnosticare? Prima cosa andare dal medico e descrivere il disturbo. Fate attenzione anche alla consistenza delle feci, che potrebbero avere – in alcuni casi – un aspetto viscoso, simile al muco. Una volta accertata la diagnosi è importante seguire una dieta specifica, evitando tutti quei cibi che possono provocare la malattia.
È molto importante consumare abbondantemente acqua, preferibile quella naturale e a temperatura ambiente. Evitare le bevande gassate (soprattutto a base di cola), che favoriscono gas nell’intestino. Se avete problemi di stitichezza consumate alimenti a base di fibra (crusca, cereali integrali), mentre evitate i prodotti lattiero-caseari, il cioccolato, il caffè, il tè, gli alimenti piccanti, speziati, i fagioli, le noci, i succhi di frutta, i broccoli e i cavoli. Favorite la carne bianca a quella rossa.
Si consigliano come detto prima i cereali integrali, l’orzo, l’avena, la pasta, il riso, il pane, le verdure e la frutta fresca, il pesce e le uova. Infine, è molto importante evitare il fai-da-te. Prima di impostare una dieta, quindi, chiedete il parere del vostro dottore, perché ogni caso ha una sua storia.
Fonte| Alimentazione Salute; Saninforma
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