Sindrome di Lyme: sintomi, cause e cura
La sindrome di Lyme, o Borreliosi, è una grave malattia infettiva trasmessa all'uomo dalle zecche. Vediamo quali sono i sintomi e le cure
La sindrome di Lyme è una grave malattia infettiva provocata da un batterio della famiglia dei Borrelia (in Europa il Borrelia burgdorferi sensu striato, il Borrelia afzelii e il Borrelia garinii), anche definita per tale ragione Borreliosi e trasmessa all’uomo soprattutto dalle zecche.
Quali sono i sintomi? Prima di tutto non è detto che ci accorga di essere stati punti da una zecca. È necessario quindi prestare attenzione. Nel punto in cui cui l’insetto ha succhiato il sangue della “vittima”, si forma una macchia rossa che si espande creando un secondo cerchio rosato. È chiamato eritema migrante.
Attraverso il sangue il batterio si trasferisce ai linfonodi e successivamente a diversi organi del corpo generando una serie di sintomi a cascata con andamento intermittente che insorgono nelle settimane e nei mesi successivi al contagio. Tra i disturbi più comuni troviamo, brividi, fatica cronica, dolori muscolo-scheletrici e rigidità articolare, febbre (non sempre presente). Purtroppo non è facile da diagnosticare e se non si interviene velocemente, si rischia che l’infezione si estenda al sistema nervoso periferico e centrale e alle articolazioni, per poi colpire organi vitali come il cuore (miopericardite, ingrossamento del muscolo cardiaco) e il cervello (meningite, encefalomielite), oltre alle articolazioni (artrite conica), alla pelle e al sistema nervoso.
Come si cura? Dopo una visita medica, si può fare il test del sangue per verificare la presenza del batterio. La terapia è necessariamente è di tipo antibiotico, ma perché sia efficace ci vuole tempestività. I cicli sono di un mese alla volta e prima di debellare la sindrome di Lyme può volerci davvero molto tempo, soprattutto se la cura è stata tardiva.