La sindrome premestruale (SPM) è un insieme di disturbi di natura psico-fisica che affligge, in modo più o meno sfumato, la maggior parte delle donne in età fertile soprattutto nella fascia compresa tra i 25-30 e i 40 anni.
La sindrome premestruale è determinata da una “scarica” ormonale che interferisce con la normale produzione di serotonina a livello cerebrale (detto anche l’ormone del buon umore), e può avere diversi sintomi, che variano da donna a donna.
Non tutte, infatti presentano lo stesso corollario di disturbi e soprattutto non tutti si presentano con la stessa intensità. Per alcune donne la sindrome può avere risvolti invalidanti, per altre passa quasi inosservata. Sembra che nei cambi di stagione, che comportano un maggiore stress dell’organismo, anche i sintomi della sindrome si accentuino. Ma vediamo la lista dei malesseri più comuni associati alla SPM, i quali iniziano ad insorgere circa una settimana prima dell’arrivo della mestruazione per raggiungere il picco nelle 48-24 ore che precedono l’arrivo del flusso.
La sindrome premestruale può colpire anche donne che non soffrono di dismenorrea (mestruazioni dolorose), e in genere si attenua fino a scomparire del tutto entro le prime 24 dall’arrivo del flusso mestruale. Per alleviare il problema si può ricorrere ai rimedi naturali, privi di effetti collaterali, ma anche lo stile di vita può incidere non poco.
Vita sedentaria e alimentazione sbilanciata infatti accentuano lo sbalzo ormonale, pertanto chi soffra in modo serio di SPM dovrebbe parlare dei propri sintomi con il ginecologo per stabilire una strategia utile e prevenire l’insorgenza della stessa.
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