Se una cosa è certa, è che molti di noi hanno familiarità con i sintomi dell’allergia. Se non ne soffriamo direttamente, probabilmente conosciamo qualcuno affetto da allergia al nichel, al polline, alla polvere, ai gatti (solo per citarne alcune).
Le allergie infatti sono patologie piuttosto comuni, colpiscono un gran numero di soggetti (tra adulti e bambini) rendendo spesso la vita complicata e andando ad influenzare le normali attività quotidiane. Anche se in genere non sono preoccupanti. Ma quali sono i sintomi dell’allergia che dobbiamo conoscere e quanto durano? Vediamo di fare chiarezza, tipo per tipo, per avere un quadro il più possibile completo.
Senza entrare troppo nel merito – lo faremo di seguito relativamente ad ognuna di quelle elencate – l’allergia è una reazione che il corpo ha a un particolare alimento o sostanza. L’organismo riconosce come dannosa e pericolosa una sostanza innocua, e ciò provoca la produzione di anticorpi al fine di proteggersi.
Le sostanze che provocano le reazioni allergiche sono chiamate allergeni. Quelli più diffusi sono il nichel, il polline, gli acari della polvere, alcuni alimenti, il pelo degli animali, ed ancora insetti e punture degli stessi, la muffa, il lattice, determinati medicinali.
In via generale, i più comuni e principali sintomi dell’allergia comprendono:
Nella maggior parte dei casi le reazioni allergiche non sono preoccupanti né gravi. I sintomi dell’allergia respiratoria comprendono fastidi alla gola e stanchezza. Alcuni tipi di allergie, comprese quelle agli alimenti e alle punture di insetti, possono scatenare una grave reazione nota come anafilassi. Per questo è sempre meglio non abbassare la guardia in quanto il rischio di shock anafilattico è dietro l’angolo.
Se una persona presenta gravi sintomi come l’impossibilità di respirare, si consiglia di contattare immediatamente un medico. Approfondiamo nel dettaglio i sintomi riconducibili alle singole allergie.
L’allergia al nichel è una delle cause di dermatite allergica da contatto. Si manifesta tramite eruzione cutanea pruriginosa. Tale eruzione compare spesso a seguito di contatto della pelle con l’allergene. La reazione di solito inizia entro poche ore o pochi giorni dall’esposizione al nichel e può durare da 2 a 4 settimane.
Sintomi dell’allergia al nichel, oltre l’anticipata reazione cutanea, sono:
Tali sintomi possono comparire sia sulla parte del corpo entrata in contatto con il nichel che anche in altre parti.
L’allergia alimentare si verifica nel momento in cui, a seguito dell’ingestione di un determinato alimento, del tutto sicuro per la salute, il sistema immunitario reagisce riconoscendolo come nocivo. Esistono alcuni alimenti più a rischio di altri. I sintomi dell’allergia agli alimenti più comuni sono:
Gli allergeni più frequenti, in questo caso, sono arachidi, frutta a guscio, crostacei, ma anche uova e latte.
L’allergia primaverile ai pollini è una di quelle stagionali comune a tante persone. Vi si riferisce spesso anche come “rinite allergica stagionale“, ed è provocata dai minuscoli granelli di polline che provengono da alberi, erbe ed erbacce. Si manifesta attraverso:
I sintomi si presentano generalmente quando il polline penetra negli occhi, nel naso e nei polmoni.
Le allergie ai gatti sono più diffuse rispetto alle allergie ai cani. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è il loro pelo a scatenare la reazione, ma alcune proteine presenti nella saliva dei felini, nelle urine ed anche nelle scaglie di pelle secca che da questi provengono.
I sintomi dell’allergia ai gatti possono includere:
Tali malesseri possono svilupparsi in pochi minuti o ore.
L’a è una reazione allergica che si verifica nei confronti di tali piccolissimi insetti il cui habitat naturale preferito è proprio la polvere. I principali sintomi sono:
L’allergia agli acari della polvere può variare in quanto a gravità. I suoi sintomi sono facilmente confondibili con quelli di un raffreddore. Se dovessero persistere per più di una settimana, è bene contattare il medico.
Il pelo degli animali non è un allergene. Per sua natura, però, si presta a raccogliere particelle (allergeni, appunto) presenti nel pelo, nella saliva e nelle secrezioni ghiandolari in genere. Ciò premesso, quindi, qualsiasi animale con pelo può causare un’allergia. Ma alcuni sono più consueti di altri. Si tratta, appunto, di cani, gatti e cavalli.
I sintomi dell’allergia al pelo degli animali includono:
Gli allergeni degli animali sono presenti nelle loro secrezioni e nei loro escrementi. Sono questi che, accumulatisi nei peli e da questi trasportati, provocano la reazione allergica.
L’allergia alle graminacee interessa piante coltivate a scopo ornamentale e piante coltivate a scopo alimentare. Il periodo nel quale si sviluppa va dal mese di marzo a quello di settembre. Sappiamo infatti che tali erbe tendono a crescere all’inizio della primavera e che, in tarda primavera e all’inizio dell’estate rilasciano il polline nell’aria. Questo viene trasportato anche per diversi chilometri. I più comuni sintomi di allergia alle graminacee comprendono:
Il polline di graminacee è leggerissimo e si diffonde molto facilmente. Ciò rende tale allergia così diffusa.
Iniziamo col dire che, spesso e volentieri, distinguere i sintomi delle allergie da quelle di un raffreddore è molto difficile. Ciò sia per la somiglianza tra gli stessi, che per il periodo nel quale sorgono. Il raffreddore infatti può colpire durante diversi periodi dell’anno, alcuni di questi coincidono con quelli tipici delle allergie.
Come capire se è raffreddore o allergia dunque? Le allergie si verificano ogni anno durante lo stesso periodo, e durano finché l’allergene è nell’aria (di solito 2-3 settimane per allergene). Queste si possono trattare con antistaminici, spray nasali steroidei e decongestionanti ed evitando, ove possibile, l’esposizione agli allergeni. I raffreddori, invece, durano circa una settimana (tra i 5 ed i 7 giorni) e causano un minore prurito al naso ed agli occhi rispetto alle allergie. Inoltre, si possono curare con riposo, antidolorifici e rimedi per il raffreddore, come i decongestionanti.
Ricordiamo che diverse sono le cause che sottostanno alle due condizioni: il raffreddore si verifica a causa di un’infezione virale, mentre l’allergia è una reazione eccessiva del sistema immunitario alle esposizioni ambientali.