Smartphone e tablet, così la tecnologia minaccia la vita intima
Le moderne tecnologie finiscono anche sotto alle lenzuola. E a rimetterci è la sessualità
Niente sesso, siamo inglesi. Recita così un noto adagio che, a quanto pare, non è soltanto un modo di dire. La sua veridicità sembra infatti confermata dai fatti: un sondaggio sugli atteggiamenti sessuali e di vita che ha coinvolto 15 mila cittadini britannici di età compresa fra i 16 e i 44 anni ha infatti svelato che oltremanica il numero di rapporti sessuali non raggiunge i 5 al mese, con buona pace delle gioie della vita intima. Una frequenza in diminuzione rispetto a 10 anni fa, quando la media era di 6 rapporti al mese.
Se qualcuno pensa che, in fondo, poco ci può importare di quanto sesso facciano gli inglesi, l’indagine ha in realtà risvolti interessanti anche per chi non vive nel Regno Unito. Infatti secondo i ricercatori a contribuire a questo fenomeno è anche la tecnologia sempre più diffusa nel nostro paese, in particolare smartphone e tablet.
Ormai le persone portano nelle camere da letto smartphone e tablet, in modo da poter rispondere alle mail e utilizzare Facebook e Twitter
ha spiegato Cath Mercer, esperta dell’University College di Londra che ha partecipato alla realizzazione dell’indagine, secondo cui molte coppie preferiscono addirittura collegarsi ad un sito porno piuttosto che avere rapporti.
Si tende a pensare che in questo periodo viviamo in una società sempre più liberale, ma la verità è più complessa
ha commentato Dame Anne Johnson, collega di Mercer all’University College.
In effetti anche nella tanto polite Gran Bretagna il concetto di “accettabile per la morale” è molto cambiato: l’adulterio è molto meno tollerato, le storie di una notte sono ammesse sempre più anche dalle donne e le unioni omosessuali sono molto più accettate.
Alla resa dei conti, però, non sembra proprio che tutto ciò faccia sì che sotto alle lenzuola la situazione sia migliore. Se il problema è davvero associato anche all’uso delle moderne tecnologie, risolverlo almeno in parte potrebbe essere più semplice di quanto si possa pensare. Per di più l’uso eccessivo di smartphone e tablet crea anche altri problemi di salute. Forse in Italia siamo ancora in tempo per correre ai ripari?