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Solitudine negli anziani: l’empatia tiene alla larga la tristezza

Contro la solitudine negli anziani, l'empatia rappresenta una risorsa preziosa: scopri cosa è emerso da una nuova ricerca

Solitudine negli anziani: l’empatia tiene alla larga la tristezza

Quello della solitudine è un problema purtroppo molto comune negli anziani. Dopo aver trascorso una vita autonoma e indipendente, dopo aver cresciuto figli e nipoti, una volta giunte alla terza età molte persone anziane si sentono inutili e abbandonate dalla famiglia. Purtroppo non sono rari i casi di anziani che vivono lontani dai propri parenti, in luoghi in cui sono circondati da perfetti sconosciuti.

Dal calore e dall’affetto dei figli e dei familiari, si ritrovano catapultati in una realtà che non è la loro.

Non è semplice socializzare con gli altri anziani, non è semplice creare dei legami solidi e duraturi, e si finisce per sentirsi soli e tristi. Questa tristezza – che è più che comprensibile – può però essere alleviata grazie a una dote innata che, con il giusto impegno, può anche essere allenata.

Stiamo parlando dell’empatia, la capacità di comprendere lo stato d’animo dell’altro, sia esso gioioso o triste.

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Solitudine negli anziani: il potere benefico dell’empatia

Secondo un nuovo studio condotto dai membri dell’Università di San Diego in California, l’empatia potrebbe salvare le persone dalla solitudine.

Per il loro lavoro, gli autori hanno intervistato un campione di anziani che vivono nelle RSA degli Stati Uniti. L’85% di queste persone ha spiegato di sentirsi solo. A soffrire maggiormente erano le persone che avevano affrontato dei lutti, quelle che non erano molto propense alla socializzazione e quelle che sentivano di non avere alcuno scopo nella vita.

Tuttavia, dallo studio è emerso anche un dato confortante. Gli anziani che avevano livelli di empatia più elevati tendevano a sentirsi meno soli rispetto a quelli che erano maggiormente concentrati sulle proprie sofferenze.

Chi si sentiva solo e faceva qualcosa di concreto per aiutare un’altra persona altrettanto o più sofferente, tendeva a percepire un minor senso di solitudine. In poche parole, l’empatia potrebbe davvero migliorare la vita di ognuno di noi, a qualsiasi età.

via | Corriere
Foto di Ellen26 da Pixabay

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