Sopportare il dolore con le parolacce?
Chiunque abbia partorito non troverà affatto strano questo articolo, perché sarà capitato a molte neomamme di inveire contro il marito, il medico o persino il figlio che portavano in grembo durante le ore d’angoscia fra travaglio e parto. Poi tutto passa, ma intanto qualche parolaccia aiuta a sfogarsi e a urlare più del dolore fisico. […]
Chiunque abbia partorito non troverà affatto strano questo articolo, perché sarà capitato a molte neomamme di inveire contro il marito, il medico o persino il figlio che portavano in grembo durante le ore d’angoscia fra travaglio e parto. Poi tutto passa, ma intanto qualche parolaccia aiuta a sfogarsi e a urlare più del dolore fisico. Ora questa verità l’hanno scoperta – meglio tardi che mai – anche i ricercatori inglesi della Keele University’s School of Psychology.
L’esperimento ha coinvolto cinquanta persone invitate a sopportare una sensazione di dolore fisico reagendo con uno sfogo verbale a scelta in un primo momento e trattenendosi alla seconda prova. Il risultato ha dimostrato che chi si sfoga dicendo parolacce è capace di sopportare meglio e più a lungo il dolore rispetto a chi tace e soffre in silenzio. Chi pensava che blaterare parolacce fosse sintomo di bassa sopportazione del dolore si sbagliava.
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