Spondilite anchilosante, sintomi

La spondilite anchilosante è una malattia infiammatoria a carico delle articolazioni della colonna vertebrale. Il disturbo causa un irrigidimento della colonna, rendendola decisamente meno mobile e flessibile e nei casi più gravi le vertebre si fondono per formare un’unica struttura. Può colpire anche altre articolazioni (spalle, ginocchia, caviglie) e apparati (occhi e intestino) ed è più frequente negli uomini che nelle donne.

Quali sono i sintomi?

I primi segni della malattia possono manifestarsi già in età giovanile, tra i 20 e i 40 anni. Il sintomo per eccellenza è la lombalgia, quindi il dolore alla schiena nella parte bassa. Può comparire improvvisamente, non legato quindi a un movimento brusco o all’aver sollevato pesi, dura a lungo e peggiora con il riposo notturno. Non è dunque un comune mal di schiena e va ben distinto da una classica lombalgia.

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Questo dolore può poi comparire molto lentamente o presentarsi con intermittenza. È importante che sia preso in considerazione fin da subito, e soprattutto curato, per non danneggiare la colonna. Le altre articolazioni che potrebbero essere coinvolte sono quelle sacroiliache (tra osso sacro e bacino) e le inserzioni di tendini e legamenti sulle ossa (dette “entesi”) soprattutto a livello di calcagno e cartilagini costali.

Esistono poi delle complicanze gravi che possono essere causate dalla spondilite anchilosante, come l’uveite, infiammazione dell’occhio, la difficoltà respiratoria per il coinvolgimento delle ossa a livello toracico, l’ infiammazioni dell’aorta.

Published by
Valentina Rorato