Stress a lavoro e problemi di sonno: ecco perché non bisogna ignorare questi problemi
Stress da lavoro e sonno disturbato accorciano la vita dei dipendenti che soffrono di ipertensione. Lo conferma un nuovo studio.
Lo stress da lavoro e il sonno alterato sono collegati a un rischio triplicato di morte nei dipendenti con ipertensione. A evidenzialo è un nuovo studio pubblicato sulle pagine dell’European Journal of Preventive Cardiology, i cui autori spiegano che quello del sonno dovrebbe essere un momento di rilassamento e di ripristino dei livelli energetici, ma purtroppo non sempre riusciamo a dormire come vorremmo.
Il cattivo sonno e lo stress lavorativo sono spesso associati alla pressione alta e, quando combinati con l’ipertensione, l’effetto è ancora più nocivo per la nostra salute. Lo studio ha preso in esame un campione di 1.959 lavoratori ipertesi di età compresa tra 25 e 65 anni, senza malattie cardiovascolari o diabete.
Rispetto a quelli senza stress da lavoro e che riuscivano a dormire bene, le persone con entrambi i fattori di rischio avevano una probabilità tre volte maggiore di morte per malattie cardiovascolari. Durante un follow-up medio durato quasi 18 anni, il rischio assoluto di morte cardiovascolare nei dipendenti che soffrivano di ipertensione aumentava gradualmente con ogni condizione aggiuntiva (stress da lavoro, sonno alterato, …).
Questi risultati rappresentano un campanello d’allarme per i medici, che dovrebbero prestare ulteriore attenzione ai pazienti con ipertensione:
Ogni condizione è un fattore di rischio a sé stante e tra di esse vi è un cross-talk, il che significa che ognuno aumenta il rischio dell’altro: attività fisica, alimentazione sana e strategie di rilassamento sono importanti, così come i farmaci che abbassano la pressione, se necessario.
via | ScienceDaily
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