Superticket sanitario, addio dall’1 settembre 2020

Il superticket sanitario sparirà dal Sistema Sanitario Nazionale. Ad annunciare che nessuno dovrà più pagare quei famosi 10 euro per prestazione finora previsti è stato il Ministro della Salute Speranza, che su Facebook dà un annuncio che molti aspettavano. Il super ticket sparisce, a partire dal primo settembre 2020. Nessuno lo dovrà più pagare.

Il ministro su Facebook è molto chiaro:

Ogni volta che una persona non si cura come dovrebbe per motivi economici siamo dinanzi a una sconfitta per tutti noi e a una violazione della Costituzione. Per questo a dicembre abbiamo approvato la norma che entra in vigore dal 1/o settembre. Il Superticket è abolito e nessuno lo pagherà più.

Il segretario generale di Cittadinanzattiva Antonio Gaudioso, ha così commentato:

Eliminare il superticket sanitario è un passaggio importante che aspettavamo da anni è che possa anche andare in porto la già annunciata rimodulazione del ticket in base alla progressività del reddito familiare. Oggi infatti non sono previsti scaglioni e tutti pagano la stessa cifra. Il presupposto, in questo caso, dovrebbe essere una vera lotta all’evasione fiscale.

Cos’è il Superticket sanitario

Il Superticket sanitario è un contributo di massimo 10 euro che i pazienti pagano per ogni impegnativa scritta dal medico curante per accedere a prestazioni specialistiche e diagnostiche. Oltre al ticket previsto per ogni visita o per ogni esame, c’era nella ricevuta di pagamento una voce in più, che riguardava proprio i 10 euro di contributo che ogni paziente versava.

La cifra può arrivare fino a 10 euro a seconda delle Regioni di riferimento. Ci sono regioni che applicano la quota integralmente e altre che, invece, hanno già provveduto all’abolizione o prevedono una quota in base al reddito o al valore della ricetta stessa. Per le casse dello stato il Superticket rappresenta un’entrata di 414 milioni di euro (dati 2016).

Foto di Bruno /Germany da Pixabay

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Patrizia Chimera